Controlli straordinari dei carabinieri a Melicucco, effettuate denunce, sequestri e fogli di via
Ago 07, 2025 - redazione
Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli estivi, i Carabinieri della Stazione di Melicucco hanno portato a termine una serie di attività mirate alla prevenzione dei reati e al contrasto delle condotte illecite che stavano creando allarme sociale tra i cittadini.
Grazie a una vigilanza costante e a una conoscenza capillare del territorio, i militari hanno raccolto e verificato le numerose segnalazioni dei residenti che lamentavano rumori, schiamazzi e comportamenti incivili di gruppi di giovani nelle ore serali, situazione che aveva generato un crescente malcontento e disagio. L’intervento ha consentito di individuare e denunciare nove soggetti per disturbo alla quiete pubblica, ponendo fine a una condizione che da settimane affliggeva il centro abitato.
Nel corso delle medesime attività di controllo, un giovane è stato fermato alla guida della propria auto e trovato in possesso di un tirapugni in metallo: l’arma impropria è stata sequestrata e il conducente deferito all’Autorità Giudiziaria. In un’altra circostanza, un cittadino straniero è stato sorpreso con un coltello da cucina portato senza alcun giustificato motivo. Anche in questo caso si è proceduto al sequestro e alla denuncia. Complessivamente, l’attività ha portato anche a 37 contestazioni in materia di codice della strada: tra queste, sette denunce per guida in stato di ebbrezza, numerose patenti ritirate e sequestri amministrativi di veicoli, per un ammontare complessivo di circa 15 mila euro di sanzioni.
L’impegno dei militari della Stazione di Melicucco, svolto con professionalità e prontezza, ha avuto un impatto concreto sul territorio, restituendo serenità alla comunità e riaffermando la presenza costante dell’Arma a tutela della sicurezza pubblica e del rispetto delle regole di convivenza civile.
Si ricorda che, per le persone denunciate, vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.