Concorsi comune di Cosenza: L’opposizione incalza Caruso

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Si è svolto l’ultimo atto di questa lunga e travagliata procedura dei “concorsi pubblici” e ciò che è accaduto in precedenza al Comune di Cosenza si ripete, ancora una volta, anche con le nuove graduatorie dei dirigenti.

Perché, evidentemente, continuare a ripetere lo stesso metodo è diventata una scelta e, quindi, qualcosa di grave, quasi diabolico

Credevamo che quanto accaduto con la graduatoria del welfare – sono stati assunti dall’ambito territoriale diverse categorie: amministrativi, psicologici, assistenti sociali – fosse insuperabile. Invece sbagliavamo.

Come gruppi di opposizione in seno al Consiglio Comunale abbiamo atteso l’ufficialità della conclusione di questo percorso, che ha visto diverse graduatorie pubblicate in questi ultimi tempi.

I nomi dei vincitori sono stati, in queste settimane, oggetto di numerose indiscrezioni: diverse ricostruzioni giornalistiche riconducono alcuni vincitori a rapporti di parentela, con amministratori e/o dipendenti dell’ente, di amicizie o addirittura di appartenenze politiche.

Non abbiamo dato seguito a quelle indiscrezioni di stampa che hanno suscitato molto clamore ma oggi, con la conclusione dei procedimenti che tanto scandalo e indignazione hanno prodotto, ci rivolgiamo al Sindaco Franz Caruso, che avrebbe potuto e dovuto mettere a tacere ogni polemica.

Un silenzio assordante da parte di chi, oggi, avrebbe il dovere di spiegare: la politica che amministra la città invece tace, mentre l’opinione pubblica si chiede se il merito sia rimasto un principio da affermare o sia diventato solo una parola vuota, buona in determinate occasioni e inutile nella pratica. Una forte presa di posizione del primo cittadino avrebbe dovuto fugare ogni dubbio, in fondo è lui il garante di ogni cittadino.

Avevamo chiesto di individuare una società del livello di Formez (partecipata dal Ministero) per garantire che lo svolgimento delle prove fosse al di sopra e al di là di ogni sospetto. Così non è stato, anzi.

La scelta dell’amministrazione è stata diversa e l’esito è sotto gli occhi di tutti: l’andamento e l’esito delle procedure hanno provocato nell’opinione pubblica e nelle parti sociali grandi perplessità e dubbi sui criteri e i principi seguiti.

L’Amministrazione tace, forse nella speranza che il tempo faccia dimenticare.

Si tace come se bastasse fingere normalità per cancellare la sfiducia. Ma non c’è nulla di normale. E, soprattutto, la trasparenza richiede coraggio e libertà da condizionamenti. E qui, quel coraggio è sparito. Il danno vero è la fiducia bruciata. La ferita profonda che si apre quando si smette di credere che le regole valgano per tutti (e a queste latitudini si è smesso da anni ormai). In una terra dove, tra l’altro, sempre da anni, la stessa politica denuncia la fuga dei giovani, tutto ciò rappresenta senza ombra di dubbio un paradosso che rasenta la provocazione.

I consiglieri comunali di Cosenza,

appartenenti ai gruppi consiliari di opposizione:

  • Francesco Caruso
  • Francesco Cito
  • Giuseppe d’Ippolito
  • Alfredo Dodaro
  • Ivana Lucanto
  • Antonio Ruffolo
  • Francesco Spadafora
  • Michelangelo Spataro