Cittanova, questione “muro” del sindaco. Spazio Civico, “profondo rispetto per il segretario comunale e per i funzionari tecnici chiamata in causa”
Giu 24, 2025 - redazione
Alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi e, in particolare, della presa di posizione pubblicamente assunta dall’avvocato sindaco, Domenico Antico, nei confronti del segretario generale dell’ente, Ester D’amico, troviamo necessario esprimerle la vicinanza e il sostegno del nostro gruppo. Riconoscendo il valore di garante che ricopre, a tutela della nostra comunità, non possiamo che dirci indignati di fronte a esternazioni che riteniamo offensive e per nulla appropriate.
Ciò conferma, ancora una volta, che il “muretto” che divide ciò che è giusto da ciò che non lo è, ciò che è opportuno da ciò che non lo è, sia stato ormai abbattuto. Questo sì.
Quello a cui assistiamo è l’ennesimo, maldestro tentativo di addossare a altri responsabilità proprie, nella speranza di intorbidire ulteriormente acque già torbide e intanto di prendere e perdere tempo…
Troviamo che sia ingiustificato e poco corretto che il primo cittadino, proprio lui e proprio nelle circostanze che, da mesi, lo mettono al centro di un potenziale, gigantesco conflitto di interessi, si metta a dispensare giudizi o faccia illazioni nei riguardi di pubblici funzionari nell’esercizio delle loro funzioni.
E lo faccia in una maniera talmente sgradevole da attirarsi il disappunto, quanto meno di facciata, delle stesse forze politiche che tengono in piedi la sua maggioranza. Ammesso che abbiano preso una decisione…
Al segretario comunale così come ai funzionari tecnici chiamati in causa dal sindaco intendiamo manifestare il profondo rispetto che Spazio Civico nutre per il loro lavoro, la loro professionalità, il loro rigore.
A dispetto del lavoro certosino di confusione che il primo cittadino sta, da settimane, mettendo in atto la questione è ben altra e nulla ha a che fare, lo abbiamo ripetuto più e più volte, con le questioni tecniche che riguardano la casa di un privato cittadino.
Il punto è, semmai, che il sindaco conferisce a un tecnico un incarico fiduciario e, in virtù di quello stesso incarico, questo tecnico potrebbe assumere determinazioni che riguardano questioni personali della stessa figura che lo ha nominato, nel bene e nel male.
Vale la pena, allora, citare sommariamente un po’ di norme e regole con le quali l’attuale situazione appare quanto meno in contrasto.
Un incarico fiduciario di elevata qualificazione è conferito discrezionalmente dal sindaco (cfr art. 109 del TUEL) e, pertanto, si configura un rapporto gerarchico e fiduciario diretto.
Riguardo a imparzialità e trasparenza potremmo fare riferimento alla legge n.241/1990 che obbliga all’astensione in caso di conflitto anche solo potenziale (cfr art. 6bis) o il codice di comportamento dei dipendenti pubblici che impone, invero, l’astensione in presenza di interessi riferiti a “superiori gerarchici o politici” (cfr. DPR 62/2013)
E per non farsi mancare proprio nulla, ci permettiamo di sottolineare come sussista una prassi dell’Agenzia Nazionale Anti Corruzione per cui la posizione di soggezione gerarchico-politica rende incompatibile l’azione amministrativa su pratiche riferite all’autorità da cui si dipende.
La trasparenza, però, da queste parti è diventata un concetto opinabile e a noi, francamente, questa cosa un po’ di impressione la fa. Perché le norme che abbiamo citato difficilmente possono essere male interpretate o travisate.
Ma è proprio allorquando qualcuno tentasse di farlo, che intervengono figure, come quella del segretario comunale, deputate a fare da baluardo, da muro (ora ci vuole!) agli attacchi che potrebbero nuocere alla comunità.