CENTRO DI SALUTE MENTALE DI TAURIANOVA E REPARTO DI PSICHIATRIA POLISTENA -FERMI AL PALO
Nov 19, 2025 - redazione
di Marisa Valensise
CENTRO DI SALUTE MENTALE DI TAURIANOVA E REPARTO DI PSICHIATRIA POLISTENA -FERMI AL PALO
Abbiamo preso atto della nota diffusa dal Sindaco Roy Biasi sul Centro di Salute Mentale .
È doveroso chiarire alcuni punti.
Nessuno ha mai parlato di chiusura del Centro .
Il tema reale, che denunciamo da tempo, è il progressivo depotenziamento del servizio. Le misure tampone annunciate non rappresentano una soluzione strutturale e non garantiscono continuità assistenziale.per quanto tempo sono stati assunti? quante risorse sono state impiegate?
Abbiamo più volte ribadito quanto sia importante avere continuità nell’assistenza psicologica per chi è affetto da patologie mentali;con quale costanza potranno seguire i pazienti del CSM?
È opportuno ribadire che il Comitato a Tutela della Salute non ha mai strumentalizzato nulla. Svolge un ruolo civico, non politico, e non utilizza servizi essenziali per finalità diverse dalla loro tutela.
Sui cinque professionisti richiamati in servizio: si tratta di medici pensionati da anni, che hanno prestato servizio in questa nostra ASP ,che rientrano con contratti fortemente onerosi per le casse regionali e provinciali. Una scelta che conferma ciò che denunciamo da oltre un anno: la carenza di personale è cronica e riguarda sia il Centro di Salute Mentale sia il reparto di Psichiatria dell’ospedale di Polistena.Questi servizi vengono tenuti in piedi grazie a rientri emergenziali, pagati il doppio o il triplo di quanto costerebbe assumere nuovo personale.
È questo il modello di programmazione sanitaria che si vuole portare avanti? Perché, invece di bandire concorsi seri, attrattivi, e creare condizioni dignitose per i giovani professionisti ,medici, psicologi, operatori che vogliono lavorare in Calabria ,si continua a ricorrere a soluzioni temporanee e sempre più costose?
L’ulteriore proroga dei contratti dei medici cubani, arrivata oggi, conferma che l’emergenza non è più eccezione: è diventata sistema. E questo sistema non funziona.
Non c’è alcuna vittoria da celebrare. Oggi è stato semplicemente rinviato un problema strutturale che resta intatto. Queste non sono assunzioni né investimenti: sono interventi d’urgenza per evitare il collasso.
Continueremo a vigilare e a pretendere ciò che serve davvero: programmazione seria, personale stabile e servizi sanitari pienamente funzionanti. La salute dei cittadini merita rispetto, non soluzioni precarie.



