Cavalcanti ci ripensa e ritira le dimissioni. Il sindaco di Rende rimane nonostante l’inchiesta

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Il primo cittadino ha ritirato le dimissioni rassegnate nelle settimane scorse. Oggi era l’ultimo giorno utile per farlo. Cavalcanti aveva detto che si trattava di una scelta maturata negli ultimi mesi e che il ciclone giudiziario che ha investito la città, con l’arrivo della commissione d’accesso antimafia al Comune, era solo uno dei motivi

Cavalcanti ci ripensa e ritira le dimissioni. Il sindaco di Rende rimane nonostante l’inchiesta

Il primo cittadino ha ritirato le dimissioni rassegnate nelle settimane scorse. Oggi era l’ultimo giorno utile per farlo. Cavalcanti aveva detto che si trattava di una scelta maturata negli ultimi mesi e che il ciclone giudiziario che ha investito la città, con l’arrivo della commissione d’accesso antimafia al Comune, era solo uno dei motivi

 

RENDE (Cosenza) – Il sindaco di Rende (CS), Vittorio Cavalcanti, ha ritirato le dimissioni rassegnate nelle settimane scorse. Oggi era l’ultimo giorno utile per farlo. Cavalcanti resterà dunque alla guida del comune del cosentino. confessa che la decisione l’aveva presa da tempo, almeno da sei o sette mesi.
La decisione di lasciare l’incarico era arrivata venti giorni fa, ma il primo cittadino aveva detto che si trattava di una scelta maturata negli ultimi mesi. In mezzo il ciclone giudiziario che ha investito la città, con l’arrivo della commissione d’accesso antimafia al Comune, il sospetto di contaminazioni in una partecipata comunale, le nuove perquisizioni, che rappresentavano solo uno dei motivi.
Cavalcanti aveva spiegato ancora di avere ereditato un’amministrazione in cui le buone prassi avevano lasciato spazio al «disordine» e alla «discrezionalità» e con un buco finanziario importante (9 milioni all’atto dell’insediamento, ridotto ora a 6), ed in queste condizioni, senza una maggioranza compatta, «non resta che lasciare e farsi da parte». E così era stato. Oggi il passo indietro e la scelta di rimanere in sella al Comune.