“Dopo aver cavalcato bisogni e sofferenze di tanti calabresi facendo in questa campagna elettorale i tour negli ospedali dei nostri territori, come fa chi torna sul luogo del delitto, oggi Giuseppe Conte rivendica senza alcuna vergogna, ma quasi con una punta di orgoglio, di aver nominato – ‘assumendosi le responsabilità’ – i commissari alla sanità in Calabria.
Ci sarebbe da ridere e, invece, c’è da piangere. Conte non prova nessun senso di colpa per aver mandato in Calabria personaggi come Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli, che non solo si sono resi protagonisti nel panorama televisivo italiano di interviste da avanspettacolo che hanno fatto sprofondare ai livelli più bassi l’immagine della nostra regione, ma che hanno lasciato la nostra sanità in macerie, morente.
Ricordiamo a Conte che Occhiuto non è commissario da cinque anni come ha dichiarato falsamente oggi ma dalla fine del 2021, da quando ha sostituito l’ultimo commissario nominato da lui, Guido Longo.
Parliamo di poco più di 3 anni e mezzo dunque. Solo pochi anni in cui si sono già create le condizioni per uscire dal commissariamento, prospettiva annunciata ieri dal premier Meloni, grazie a un lavoro immane.
Conte si conferma dunque un ottimo talent scout di macchiette nazionali. Dopo aver lanciato sulla scena calabrese quei commissari così “brillanti”, ha candidato in Calabria il professor Tridico, presto ribattezzato Cetto Tridico, per la quantità di gaffe collezionate in poche settimane di campagna elettorale, tanto da essere imitato anche dai comici de La7.
Uno che sta facendo ridere tutta Italia per non essersi spostato neanche la residenza in Calabria per votarsi da solo”.