Bombe a Boston, una soccorritrice calabrese dichiara: «E’ stato orribile, correre non sarà più lo stesso»
Apr 16, 2013 - redazione
«Un’esperienza orribile, sono felice che i miei amici corridori siano in salvo ma correre non sarà mai più la stessa cosa». Dafne Cardamone, calabrese originaria di Lamezia Terme trapiantata negli Stati uniti, su Facebook ricorda così i primi momenti dopo l’esplosione delle bombe alla maratona di Boston dove ha prestato i primi soccorsi
Bombe a Boston, una soccorritrice calabrese dichiara: «E’ stato orribile, correre non sarà più lo stesso»
«Un’esperienza orribile, sono felice che i miei amici corridori siano in salvo ma correre non sarà mai più la stessa cosa». Dafne Cardamone, calabrese originaria di Lamezia Terme trapiantata negli Stati uniti, su Facebook ricorda così i primi momenti dopo l’esplosione delle bombe alla maratona di Boston dove ha prestato i primi soccorsi
BOSTON – «Sono molto felice di sapere che tutti i miei amici corridori e le loro famiglie sono sani e salvi è stato orribile e sono in shock. Correre per me non sarà più lo stesso!». Lo ha scritto sul suo profilo Facebook Dafne Cardamone, giovane calabrese che lavora alla Boston University School of Medicine. La donna, originaria di Lamezia Terme, è tra i volontari che ieri hanno prestato soccorso ai podisti coinvolti nella duplice esplosione che ha causato la morte e il ferimento di decine di persone alla gara podistica di Boston. Dafne Cardamone, che vive in America per motivi di lavoro, dopo aver conseguito la laurea all’Università a Torino, ha ottenuto il dottorato di ricerca all’Università di San Diego (California). Appassionata di corsa, ieri era nei pressi dell’arrivo nei momenti tragici dell’esplosione. Subito dopo, non ha esitato ad aiutare le persone rimaste ferite a seguito delle deflagrazioni.
TILDE MINASI: ORGOGLIOSA PER SOLIDARIETA’ NOSTRA CORREGIONALE
“Come donna e come calabrese sono davvero orgogliosa di apprendere che nella tragedia che ha colpito Boston, spicchi anche la solidarietà di una nostra giovane corregionale”.
Con queste parole il consigliere regionale Tilde Minasi commenta la notizia apparsa sugli organi di stampa e che “ha registrato, nei difficili momenti delle esplosioni di Boston, la presenza della dottoressa Dafne Cardamone di Lamezia la quale, abbandonando il ruolo di maratoneta, si è resa subito disponibile ad aiutare il prossimo in quei concitati e disperati attimi”.
“Non nutro alcun dubbio in merito all’altruismo ed alla generosità dei calabresi, e questa donna rappresenta una delle storie che, in tal senso, possiamo quotidianamente registrare anche al di là dei confini della nostra regione” – aggiunge il consigliere Minasi.
“Rivolgendo un sentito pensiero alle vittime di questa drammatica vicenda – conclude – vorrei ringraziare quindi la dottoressa Cardamone per la bellissima immagine di quella gran parte di Calabria onesta e generosa che è riuscita, con questo suo slancio, a veicolare anche oltre Oceano”.
SPERANZA: GIOVANE MEDICO LAMETINO TRA GLI ANGELI DEL SOCCORSO
“Come cittadino e come sindaco di Lamezia voglio sottolineare l’azione solidale della nostra giovane concittadina, dottoressa Dafne Cardamone, che durante i momenti tragici del gravissimo attentato di Boston, ha aiutato e soccorso i partecipanti alla maratona coinvolti nell’esplosione. Un gran bel gesto”. È quanto ha dichiarato il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, dopo aver appreso della notizia pubblicata da Repubblica e ripresa dal Corriere della Calabria e da altri quotidiani on line. La ragazza, che dopo l’Università a Torino ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di San Diego (California), è anche una maratoneta. «Il mio angelo custode si chiama Dafne Cardamone – scrive oggi su Repubblica il giornalista-runner Antonio Mascolo, della redazione di Parma – è una volontaria italiana».