Baldino, Orrico e Tucci (M5S): “Farmaci salvavita introvabili e sostituzioni forzate degli originali: pazienti fragili a rischio. Il Governo intervenga subito”
Dic 04, 2025 - redazione
In Calabria si rischia la vita per un farmaco salvavita o si viene costretti a sostituzioni non autorizzate di medicinali fondamentali per trapiantati e pazienti cronici. Siamo davanti a situazioni che prima di violare il diritto alla salute e le norme nazionali sulla distribuzione dei farmaci rischiano di mostrare il volto più disumano delle istituzioni che dovrebbe occuparsi dei più fragili>. La denuncia arriva dai deputati M5S Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci che hanno presentato un’interrogazione urgente al ministro della Salute a seguito di alcune vicende gravissime emerse nelle ultime settimane.
Nel primo caso, una paziente oncologica di Reggio Calabria non sarebbe riuscita a reperire nella regione un farmaco salvavita prescritto dal centro oncologico che la segue. Solo grazie all’intervento dei carabinieri il medicinale è stato rintracciato a Catania. <Un Paese civile non può lasciare un malato di tumore che lotta per la vita ogni giorno nelle mani del caso o dell’eroismo delle forze dell’ordine –continuano Baldino, Orrico e Tucci. E resta il dubbio inquietante su cosa accadrà per le prossime somministrazioni>.
I parlamentari richiamano, poi, testimonianze sempre più numerose di trapiantati e pazienti fragili ai quali, in Calabria, verrebbero consegnati farmaci equivalenti al posto degli originatori prescritti. <Una sostituzione forzata è vietata dalle linee guida AIFA – ricordano Baldino, Orrico e Tucci – che stabiliscono chiaramente che per i farmaci a stretto indice terapeutico deve prevalere la scelta clinica del medico. Per un trapiantato, un cambio improprio di terapia può essere un rischio gravissimo>.
Nette le richieste rivolte dai deputati al ministro: verifiche urgenti sulle criticità denunciate e sulla reale disponibilità dei farmaci salvavita in Calabria; una verifica straordinaria, d’intesa con le Regioni commissariate, sul rispetto della normativa nazionale e delle linee guida AIFA; valutare la stesura di linee guida nazionali aggiornate che garantiscano ai pazienti fragili il diritto al farmaco originatore, salvo diversa valutazione clinica; misure immediate attraverso il commissario ad acta, per garantire disponibilità, logistica, tracciabilità e nessuna discriminazione territoriale; meccanismi di tutela per i pazienti quali l’esenzione da spese aggiuntive, la segnalazione obbligatoria delle carenze, la distribuzione tramite canali straordinari.
<In Calabria non può continuare l’ingiustizia per cui la vita di una persona dipende dalla regione in cui vive>, concludono Baldino, Orrico e Tucci. <Il Governo e il commissario ad acta hanno il dovere di intervenire subito, perché la continuità terapeutica non è un favore: è un diritto costituzionale.



