“Le pre-intese sull’autonomia differenziata delle quali si parla in queste ore sono soltanto semplici accordi politici.
Sarà, invece, importante valutare nel merito le intese, quelle vere, sulle materie non Lep, affinché non generino squilibri tra regioni del Nord e regioni del Sud.
La bussola da seguire deve essere sempre la sentenza della Corte Costituzionale. La Consulta ha detto che quando le intese su materie non Lep riguardano anche il trasferimento di funzioni che possono incidere sui diritti sociali e civili, è necessario fermarsi.
La mia preoccupazione riguarda alcune delle funzioni – probabilmente riportare nelle pre-intese dei prossimi giorni – che potrebbero avere impatti significativi sul coordinamento della finanza pubblica in sanità: alcune regioni, ad esempio, potrebbero usare le risorse del riparto sanitario per pagare di più i medici, o per offrire loro una previdenza integrativa e complementare più conveniente. Tutto ciò comporterebbe inevitabilmente una sperequazione rispetto alle regioni che non possono consentirsi iniziative di questo tipo.
Su altre materie non Lep, invece, potrebbero esserci questioni anche vantaggiose per le regioni del Sud: sarebbe interessante approfondire anche questi aspetti.
Per queste ragioni, chiedo al ministro Roberto Calderoli di convocare già nei prossimi giorni un tavolo di confronto tra le regioni che hanno chiesto la sottoscrizione delle intese sulle materie non Lep e tra coloro che invece hanno rappresentato qualche preoccupazione”.



