“Ascoltiamo il Futuro”: il Polo Italiano Formazione Lavoro apre l’Anno Accademico con un nuovo format video podcast

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Un format per raccontare visioni, storie e strumenti che rendono possibile costruire, già oggi, il futuro della formazione e del lavoro in Italia. Un futuro che prende forma nei poli di orientamento italiani, grazie a percorsi formativi flessibili e digitali, realizzati in collaborazione con l’Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma, la scuola di coding Aulab e la Scuola di eccellenza nell’Executive Education del Sole 24 ORE Formazione.

Nasce così “Ascoltiamo il Futuro”, il nuovo format crossmediale del Polo Italiano Formazione Lavoro, un progetto promosso da FAAD per creare una rete nazionale di centri dedicati all’orientamento universitario e alla valorizzazione del capitale umano.

Il primo appuntamento è un videopodcast prodotto da Stratego Digital e realizzato dal Gruppo Stratego, con Today.it come media partner, dedicato all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2025–2026. A condurlo è la giornalista Benedetta Gambale.

«Questo format, declinato in questo caso in un video podcast, non racconta solo strategie educative, ma esperienze vere, trasformazioni personali e percorsi professionali che nascono dall’orientamento», spiega in apertura Francesco Genovese, Presidente del Polo Italiano Formazione Lavoro, che ha poi illustrato la funzione dei poli di orientamento universitario:
«Sono luoghi, fisici e digitali, in cui si incontrano domanda e offerta accademica, grazie alla presenza quotidiana di orientatori qualificati che seguono lo studente dal momento della scelta fino all’ingresso nel mondo del lavoro.
Il Polo Italiano Formazione Lavoro, iniziativa nata in Calabria, rappresenta questi orientatori in tutta Italia, li mette in rete con le imprese e con gli stakeholder locali, coordinandone le attività nelle diverse regioni.
Oggi siamo presenti in 10 regioni, dalla Sicilia al Piemonte, e operiamo in 26 province, con l’obiettivo di estendere costantemente la rete e migliorare le opportunità di matching tra studenti e imprese».
La forza del progetto risiede nella sua dimensione umana e territoriale: oltre 45 orientatori professionisti affiancano ogni giorno studenti e studentesse, supportandoli in tutte le fasi del percorso accademico. In molti casi, l’esperienza vissuta all’interno dei poli di orientamento è così significativa da trasformarsi in uno sbocco professionale: diversi ex studenti, infatti, oggi fanno parte dello staff dei poli, dimostrando come un orientamento efficace possa non solo guidare, ma anche offrire opportunità lavorative concrete.
A sottolineare l’importanza di questo approccio è anche Antonio Genovese, Manager e Responsabile della Rete Territoriale FAAD Network:
«La nostra missione è essere un ascensore sociale, soprattutto nei territori a rischio spopolamento e nelle aree interne. Vogliamo offrire la possibilità di formarsi senza dover emigrare, creando connessioni tra i bisogni locali e le piccole e medie imprese.
È anche un’opportunità per chi desidera diventare orientatore: abbiamo attivato percorsi di formazione per valorizzare le competenze di chi lavora nei contesti locali e siamo pronti ad accogliere nuovi professionisti interessati a entrare nel nostro network».
Una visione ancora più ampia arriva da Andrea Buonomo, Chief Operating Officer del Gruppo Multiversity, che riflette sul ruolo strategico della formazione digitale:
«La nostra missione è rendere l’università accessibile a tutti, investendo in tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa, la realtà aumentata e i laboratori virtuali. Ma la tecnologia da sola non basta: serve il supporto umano degli orientatori, capaci di accompagnare ogni studente in un percorso su misura.
Dalle mamme ai lavoratori, fino ai neodiplomati, l’università è una scelta di vita. Ed è proprio l’attenzione all’inclusione e alla qualità che ha permesso a Università Pegaso di diventare la più grande d’Europa, con oltre 115.000 studenti nei corsi di laurea e 40.000 nei post-laurea, mentre Mercatorum ne conta già 80.000. Siamo felici di realizzare questa visione anche attraverso iniziative come il Polo Italiano Formazione Lavoro».

Uno dei momenti più emozionanti del podcast è la testimonianza di Alberta Scardapane, 37 anni, mamma di due bambini e originaria di Lanciano, che ha raccontato la sua rinascita professionale grazie a un polo di orientamento del network:
«Avevo una passione per l’informatica, ma nessun titolo di studio. Dopo varie esperienze lavorative, ho deciso di rimettermi in gioco con l’università telematica, e il polo è stato il mio punto di riferimento. Mi hanno guidata e sostenuta anche nei momenti più difficili.
Oggi lavoro come webmaster, ho una partita IVA e un portfolio clienti. Prima non sapevo nemmeno da dove iniziare. Questa esperienza ha cambiato la mia vita, e spero possa ispirare altre mamme a fare lo stesso».

Al termine del suo intervento, hanno preso la parola i rappresentanti dei poli di orientamento territoriali, che hanno ribadito il ruolo fondamentale dell’orientatore come figura chiave nel comprendere i bisogni degli studenti e nel guidarli attraverso percorsi formativi personalizzati, trasformando l’orientamento in un vero strumento di crescita sociale e professionale.

Guarda il primo videopodcast su Youtube a questo link: https://youtu.be/7IRodfBJnHI e su Spotify: https://open.spotify.com/episode/68YXPQbHJwKDBEfedl2Rxx?si=giIJ598ITmiLevJIuwh_eQ

Per maggiori info si può consultare il sito web www.poloitalianoformazionelavoro.it.