Archiviate le accuse di molestie sessuali per il regista premio Oscar Paul Haggis, decisiva la difesa del legale taurianovese Daniele Romeo

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“Per me è stato difficilissimo. Le false accuse sono un qualcosa durissimo da digerire. Ho trovato il supporto della mia famiglia fondamentale. Ho deciso di rimanere in Italia in questi anni per recuperare la mia dignità, anche quella professionale”.

Lo ha dichiarato il regista e premio Oscar Paul Haggis a Bari a margine della conferenza stampa convocata dopo che la gip del tribunale di Brindisi ha archiviato l’inchiesta nei suoi confronti per violenza sessuale aggravata e lesioni. «Ho trovato il supporto dei miei legali, che sono riusciti a far emergere la verità. Il mio sentimento è quello di riconoscenza assoluta, nonostante sono stati tre anni davvero difficili». In conferenza stampa Haggis era insieme ai suoi legali Michele Laforgia e Daniele Romeo.

«Voglio rimanere in Italia. L’Italia è il miglior Paese al mondo e mi auguro di poterlo fare per sempre». Lo ha dichiarato il regista e premio Oscar canadese Paul Haggis a Bari a margine della conferenza stampa convocata dopo che la gip del tribunale di Brindisi ha archiviato l’inchiesta nei suoi confronti per violenza sessuale aggravata e lesioni. Haggis era stato arrestato il 19 giugno del 2022 a Ostuni, dove pochi giorni dopo avrebbe dovuto partecipare ad una rassegna cinematografica internazionale, Allora Fest, di cui era tra i promotori e ideatori. «So di aver apportato tanto alla Puglia» dopo quella vicenda «mi è stato chiesto di scomparire, non ho più lavorato, però – ha aggiunto – ho deciso di rimanere. Non sono scappato, e non avevo paura perchè ero innocente».

«La cosa buona di questi ultimi tre anni – ha aggiunto – è che ho avuto tempo di riflettere e pensare che ho fatto molti errori. Non ho sempre trattato bene le persone. Sono stato anche in terapia dopo l’arresto in Italia ed ho ricevuto l’affetto dei miei figli». «Sono stato capace di fare cambi nella mia vita. Ho ricevuto anche solidarietà di amici e colleghi che mi hanno creduto, tra i primi – ha aggiunto – Agostino Saccà ed altri produttori di vecchia data». Haggis ha annunciato anche che in questi tre anni ha scritto «due sceneggiature», tra cui «una storia d’amore durante il fascismo».

«Sono state fatte delle previsioni da parte di chi ha denunciato Paul Haggis ed erano previsioni di guadagno. Lo si trova scritto negli atti, quindi sto dicendo una cosa già nota. Senza voler giudicare nessuno siamo noi che siamo giudicati. E’ del tutto evidente che quando si accusa un uomo pubblico che ha una posizione così importante bisogna sempre pensare anche alla possibilità che le accuse siano false». Lo ha dichiarato Michele Laforgia, legale del regista e premio Oscar Paul Haggis, rispondendo in conferenza stampa ad una domanda dei giornalisti su quali siano le loro ipotesi sull’origine della denuncia da parte di una donna nei confronti del 72enne canadese, da cui scaturì l’arresto il 19 giugno del 2022 a Ostuni per violenza sessuale aggravata e lesioni.

«Paul è stato vittima di un clamoroso errore giudiziario, con un referto totalmente negativo e letto come positivo. E’ acclarato – ha aggiunto – che quell’arresto non andava fatto. Noi diamo atto alla magistratura di aver fatto tutto il suo dovere in questo caso e di aver accertato che era un errore giudiziario». «Purtroppo sono passati tre anni e per recuperare dignità e libertà ci vuole non solo un provvedimento del giudice ma anche – ha sottolineato – informare l’opinione pubblica». Laforgia durante la conferenza stampa ha evidenziato «analogie” tra la vicenda di Haggis con quella dell’arresto di Enzo Tortora.