Amalia Bruni: “Quattro ospedali sulle sabbie mobili, Occhiuto continua a vendere fumo”

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«Gli annunci roboanti dell’ex presidente Occhiuto, ripetuti anche oggi all’Unical in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, sulla costruzione di quattro nuovi ospedali a Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone, sono scritti sulle sabbie mobili. Da mesi – e ormai con una monotonia che sfiora il grottesco – si continua a vendere fumo, e non è certo la prima volta che glielo facciamo notare in Consiglio regionale. Ora, a certificare ciò che diciamo da tempo, è arrivato persino il MEF: l’ordinanza di protezione civile che ha nominato Occhiuto commissario straordinario per l’edilizia sanitaria è a costo zero per la finanza pubblica. Zero, significa che non c’è un solo euro di investimento reale».

La consigliera regionale e candidata del Pd Area Centro, Amalia Bruni, smonta così l’ennesima promessa elettorale del governatore dimissionario: «Altro che miliardo di investimenti, qui l’unica cosa concreta è una richiesta di mutuo all’Inail. Ribadisco: una richiesta di mutuo. L’Inail, lo sappiamo, è autorizzato a concedere mutui per opifici di utilità sociale, svolgendo una splendida attività bancaria con tanto di redditività minima del 4%. Insomma, prestiti a caro prezzo che qualcuno dovrà pur ripagare. Ma chi? Il bilancio regionale non è certo in grado di sobbarcarsi un debito simile, e lo stesso vale per le aziende sanitarie che già arrancano con conti in rosso».

Bruni rincara la dose con una punta di ironia: «Occhiuto parla di ospedali come se fossero supermercati da aprire a colpi di slogan, ma dimentica un piccolo dettaglio: per accendere un mutuo servono progetti esecutivi. Dove sono questi progetti? Per ora, nei cassetti della propaganda. Si annuncia, si promette, si inaugura a parole. Ma i calabresi non hanno bisogno di annunci, hanno bisogno di ospedali veri, medici in corsia e reparti funzionanti».

«Non c’è un euro disponibile, solo sabbia e fumo negli occhi dei cittadini. Questa è la realtà. Tutto il resto è la solita campagna elettorale permanente di chi non ha avuto il coraggio e la capacità di governare la sanità calabrese», conclude Bruni.