Amalia Bruni: «Ionà confonde valutazioni con finanziamenti, la verità è che i calabresi rischiano di pagare un miliardo di mutui»
Set 14, 2025 - redazione
Amalia Bruni: «Ionà confonde valutazioni con finanziamenti, la verità è che i calabresi rischiano di pagare un miliardo di mutui»
CATANZARO – 14 SETTEMBRE 2025. «È sconfortante assistere a tanta confusione da parte di chi oggi si presenta con legittime velleità politiche ma dimostra di non conoscere la differenza tra un decreto di valutazione e un decreto di finanziamento. Probabilmente, come spesso è accaduto in questi anni, si è limitato a ripetere un testo confezionato al decimo piano della Cittadella».
È quanto dichiara la consigliera regionale Amalia Bruni, candidata al Consiglio regionale nella lista del Pd nell’area centro.
«Il decreto citato da Ionà – di cui sarò lieta di inviargli una copia – non parla affatto di risorse certe, ma di programmi di investimenti nel campo dell’edilizia sanitaria valutabili dall’Inail. È bene sottolineare: valutabili, non finanziati. La presidenza del Consiglio rinnova annualmente tale valutazione, ma non è un assegno staccato. Inoltre, quel decreto non include la richiesta relativa ai quattro nuovi ospedali, avanzata dalla Regione solo successivamente. Ribadisco: si tratta di una richiesta di valutazione, nulla di più», chiarisce Bruni.
La consigliera dem evidenzia anche un altro punto: «Ionà ignora che gli investimenti Inail non sono fondi a fondo perduto ma mutui, quindi debiti che ricadono sulle spalle dei calabresi. E non si tratta di prestiti gratuiti: l’Inail chiede un rendimento minimo del 4%. Per concederli, pretende progetti definitivi, certificati e corredati da garanzie di pagamento. Dove sono questi progetti definitivi?».
«E infine – conclude Bruni – una domanda che da mesi resta senza risposta: se parliamo di un mutuo da un miliardo di euro, chi lo pagherà? La Regione, che già fatica a far quadrare i bilanci? Le aziende sanitarie, da anni in affanno? Su questo Occhiuto e i suoi delfini tacciono. La realtà è una sola: siamo davanti a inganni e propaganda spacciati per risultati, a danno dei calabresi che meritano chiarezza e verità».