Alecci su invio lettera al Ministro per gli affari regionali per impugnazione legge sul referendum firmata dai consiglieri di minoranza
Nov 26, 2025 - redazione
Forse non tutti si sono resi conto della gravità di quello che è accaduto nell’ultimo Consiglio Regionale di qualche giorno fa. La maggioranza di centrodestra guidata dal Presidente Occhiuto ha presentato e votato, in tutta fretta, una proposta di legge regionale che, di fatto, elimina la possibilità per i cittadini calabresi di potersi esprimere attraverso il referendum confermativo sulle eventuali modifiche dello Statuto Regionale. Stando così le cose, nei prossimi mesi la maggioranza potrebbe apportare singole modifiche alla nostra carta costituzionale, senza dover passare per la consultazione pubblica. Solo per fare alcuni esempi, si potrebbe decidere attraverso una “semplice legge”, votata solo dalla maggioranza, di spostare la sede del Consiglio Regionale da Reggio Calabria a Cosenza o in un’altra città, così come si potrebbe prevedere un aumento delle sottoscrizioni da allegare alle proposte di leggi popolari, attualmente nell’ordine delle 5.000 firme, portandole a numeri molto più elevati in modo da complicarne l’intero iter di presentazione e frustrare i tentativi di iniziativa legislativa da parte dei cittadini.
Tutto questo non è accettabile. Per questo motivo, come Gruppo del Partito Democratico, abbiamo deciso di inviare una lettera al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli chiedendo di prendere una posizione nei confronti di questo procedimento, impugnandolo di fronte alla Corte Costituzionale. Abbiamo, inoltre, proposto a tutti i consiglieri delle forze politiche di minoranza di sottoscrivere insieme a noi questo documento. La risposta è stata per tutti affermativa, a dimostrazione di una minoranza sin da subito compatta e pronta a ricoprire al meglio il proprio ruolo in Consiglio Regionale.
Di fronte a iniziative di questo tipo, occorre opporsi con tutte gli strumenti a nostra disposizione. In un momento storico in cui l’astensionismo sta facendo registrare dati a dir poco allarmanti, in Calabria così come nelle regioni andate alle urne pochi giorni fa, questa maggioranza, sempre più autoreferenziale, invece di promuovere e sostenere tutte le iniziative possibili per riavvicinare i cittadini alla gestione della cosa pubblica promuovendo il dialogo tra popolo e istituzioni, continua ad umiliare e mortificare la partecipazione democratica dei calabresi alla vita politica della nostra regione.



