Sul web raccolte già 1000 firme
Interrogazione parlamentare sulle intimidazioni ad Aldo Pecora
Sul web raccolte già 1000 firme
ROMA – Quasi 1000 persone hanno sottoscritto l’appello “Siamo tutti Aldo Pecora” (www.siamotuttialdopecora.org, ndr) lanciato da Don Luigi Ciotti, Michele Cucuzza, Nando dalla Chiesa, Maria Falcone, Ferdinando Imposimato, Pino Masciari, don Luigi Merola e Rosanna Scopelliti.
<<Un bel calore e una gran risposta a quanto accaduto ad Aldo>> è il commento del comitato promotore “Siamo tutti Aldo Pecora”. Il Comitato ha anche ringraziato l’On. Mario Tassone, membro della Commissione parlamentare antimafia, che sul caso ha presentato una interrogazione a risposta immediata al Ministro dell’Interno. Il Viminale ha fatto sapere che sono state rafforzate le misure di vigilanza intorno all’abitazione della famiglia del presidente di “Ammazzateci tutti”, e che comunque la situazione è costantemente attenzionata da parte delle autorità, precisando, tra l’altro, che già in passato Pecora era stato vittima di minacce, e che, in seguito alle indagini, gli autori sono stati identificati. <<La risposta del Viminale è ancora insufficiente – ha commentato l’On. Tassone – perché priva di provvedimenti concreti. Tutto questo rientra in un clima intollerabile in Calabria – ricorda Tassone – , dove amministratori e cittadini impegnati nel sociale e nella legalità sono oggetto di azioni delittuose, così come è stato rilevato dalla recente visita della Commissione Antimafia a Monasterace>>.
Aldo Pecora, fondatore e presidente del movimento antimafia “Ammazzateci tutti”, era stato destinatario di un biglietto di minacce di morte anonime a seguito della pubblicazione, da parte di un discusso settimanale calabrese, dell’indirizzo e delle foto dell’abitazione ove risiede la sua famiglia. Il 22 febbraio Pecora era anche stato raggiunto da due sconosciuti che lo hanno atteso sotto casa col pretesto di volerlo intervistare. I due, però, sono risultati non essere giornalisti e sono in atto indagati a piede libero per esercizio abusivo della professione giornalistica ed interferenza nella vita privata. Da oltre due mesi Aldo Pecora ha annullato tutti i suoi impegni in Calabria, e non prevede di farne rientro fino a quando non saranno garantite misure adeguate a tutela della sua incolumità.
redazione@approdonews.it