Bonifiche: Manno lascia la guida dell’Urbi ma resta al consorzio Ionio catanzarese
Dic 19, 2011 - redazione
Dopo 15 anni la decisione “con serenità, speranza e generosità”
Bonifiche: Manno lascia la guida dell’Urbi ma resta al consorzio Ionio catanzarese
Dopo 15 anni la decisione “con serenità, speranza e generosità”
(ANSA) – CATANZARO – Grazio Manno ha deciso di lasciare la Presidenza dell’Urbi Calabria, dopo 15 anni, e si dedicherà al Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. Manno venne eletto il 24 febbraio 1997 alla guida dell’Unione Regionale delle Bonifiche e poi rieletto all’unanimità il 1 agosto del 2000 e l’11 luglio del 2006. Manno, tra l’altro, ha spinto per la liquidazione, poi attuata nel 2007, del Sibari-Crati ed il successivo riordino dei Consorzi del cosentino e, soprattutto, l’autoriforma e la riduzione dei restanti territori che ha poi portato i Consorzi di Bonifica della Calabria da 17 ad 11. “Oggi – dice Manno – lascio con serenità e con la speranza di ripagare almeno parte dell’immensa generosità che mi è stata concessa in questi ‘brevissimi’ 15 anni di presidenza. La generosità di chi è consapevole che il contributo che posso dare dall’importantissima postazione del Consorzio Ionio Catanzarese è più forte se le energie sono totalmente profuse a favore dei Consorziati che mi hanno eletto sul territorio è la stessa che mi avete concesso in questi anni di fiducia pressocché totale alle mie ‘visioni’ così come alle mie convinzioni. E’ per questa capacità di voler volare con i desideri che questi 15 anni mi sono sembrati cortissimi ed è per questa stessa capacità che credo sia giusto ora, che il vento è buono (nonostante la congiuntura economica generale sia apparentemente ostile) chiedere di compiere tutti assieme il passo successivo. Badate bene dico tutti assieme perché continuerò a vigilare e volare dal territorio dal quale mi provengono sfide altrettanto affascinanti e coinvolgenti” Vi voglio lasciare ‘in prestito’ solo alcuni passi dell’ultimo intervento pubblico fatto da Presidente dell’Urbi Calabria qualche giorno fa: ‘…La musa che ci ha ispirato e’ stata la convinzione che, nonostante il successo riconosciuto in Italia Urbi et Orbi dell’autoriforma che ha preceduto (e per certi versi guidato) quella nazionale, era necessario rimettersi in discussione e pretendere che tutto il sistema consortile calabrese aderisse a quel processo innovativo nazionale e regionale a cui solo formalmente avevano aderito alcuni territori. Quindi, per dirla in maniera diretta e spero anche un po simpatica, abbiamo cercato la stessa musa ispiratrice di Massimo Gargano e l’Avvocato Martuccelli di cercare di far sposare i visionari ed i vincenti che c’erano in noi. Vedete cari amici, a parte l’ironia che a volte aiuta e tante volte addirittura salva la vita, come si dovrebbero chiamare dirigenti che cercano ancora di proporre strategie nel campo della forestazione in Calabria dove ancora insistono (alcuni direbbero resistono) più di quattro enti che fanno fatica ad incontrarsi e figuriamoci se si parlano? Come si dovrebbero chiamare dirigenti che in Italia continuano a proporre progetti concreti per la mitigazione del rischio idrogeologico che miete vittime oltre che disastri in quantità industriali, in un paese che fa fatica a ridurre di qualche virgola privilegi assurdi e, contestualmente, taglia diritti e potere d’acquisto a chi già faceva fatica? Beh, si diciamolo chiaramente! Siamo inguaribili e cocciuti visionari!!! Ma non mi basta e non ci basta! Noi pretendiamo di essere visionari e vincenti! Altrimenti non correremmo ancora a studiare, concretizzare e poi firmare protocolli di intesa, (a proposito dovremmo essere a buon punto con quello con la Protezione Civile calabrese), così come l’Anbi continua a correre per tutto lo stivale con Irriframe ed il buon Ingegnere Mannini.E se non cercassimo di essere vincenti non ci affanneremmo ancora a districare la matassa dei crediti e debiti sulla forestazione mentre contestualmente non si sa ancora fra stipendi, tfr e sicurezza sul lavoro a che punto siamo messi; così come Massimo Gargano non sa ancora se fra Roma e Bruxelles e/o fra nuova Pac e Piano Irriguo Nazionale c’é qualche spicciolo per mettere qualche tampone all’Italia che frana….’. Insomma noi con i gruppi di lavoro e con la determinazione di tutti i Presidenti, ed una nuova consapevolezza delle strutture dei Consorzi stiamo lavorando per concretizzare le famose tre e tanto care in sede Anbi. Ed è per queste stesse ragioni che abbiamo lavorato e stiamo definendo il nuovo statuto ed un nuovo modello di comunicazione a cui abbiamo voluto associare informazione e formazione con quella che io definisco come cornice e cioé il bando di evidenza pubblica per la creazione di un nuovo logo unico per Urbi e Consorzi a suggellare questa identificazione di un vero e proprio sistema bonifiche che è il nostro orizzonte! Nel concludere non posso che richiamarmi al concetto di visionari e vincenti, convinto che sono termini declinabili solo al plurale e credo sia altrettanto opportuno declinarli assieme ad una massima del più grande aforista contemporaneo Giovanni Soriano Chi si risparmia fa spreco della propria vita e sotto questo aspetto, ve lo assicuro e non ho alcun timore a dichiararlo pubblicamente: io non ho alcuna intenzione di risparmiare”.
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