Cristofaro Oliva scomparve nel novembre del 2009
Scomparso a Napoli, due arresti
Cristofaro Oliva scomparve nel novembre del 2009
(ANSA) NAPOLI – Gli agenti della Questura di Napoli hanno arrestato due giovani napoletani, ritenuti responsabili della scomparsa di Cristofaro Oliva, avvenuta nel novembre 2009. Su richiesta della Procura della Repubblica e della Procura dei Minorenni e’ stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio, sequestro di persona ed occultamento di cadavere. Il delitto, secondo la Questura sarebbe maturato per litigi relativi alla gestione di un’attivita’ di coltivazione e traffico di sostanza stupefacente del tipo canapa. Sono amici, uno dei quali molto stretto, i due accusati dell’omicidio di Cristoforo Oliva, il diciannovenne scomparso nel novembre 2009 a Napoli. Gli arrestati, come riferisce la polizia, sono Karim Sadek, 18 anni, di origine egiziana, e Fabio Furlan, 20 anni. Proprio quest’ultimo, secondo quanto si e’ appreso, era particolarmente legato a Cristoforo. Karim Sadek, oggi diciottenne, era minorenne quando scomparve Cristoforo Oliva. Ieri sera gli ufficiali della Squadra Mobile della Questura di Napoli hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti di Fabio Furlan con l’accusa di omicidio premeditato e di coltivazione e cessione di sostanze stupefacenti in concorso con Sadek, anch’egli raggiunto da un’analoga misura restrittiva nell’ambito del procedimento penale collegato pendente presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Napoli. Le indagini che hanno consentito di adottare le misure restrittive sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, sezione omicidi, e dal commissariato di polizia di Scampia e coordinate dalla procura di Napoli e da quella dei minorenni in costante e pieno collegamento investigativo come evidenzia il procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, Giovanni Melillo. ”La dolorosa vicenda della scomparsa del giovane Cristofaro Oliva – sottolinea Melillo – ha generato nel corso del tempo numerosi appelli rivolti agli amici del ragazzo, e tra questi allo stesso Fabio Furlan, ed a quanti potessero essere a conoscenza di elementi rilevanti per il ritrovamento del corpo di Oliva. Il compendio gravemente indiziario a carico degli indagati e’ il frutto di circa un anno di intense e complesse indagini realizzate attraverso intercettazioni telefoniche, telematiche e acquisizione di dichiarazioni testimoniali, nonche’ di interrogatorio dello stesso indagato Furlan”
UNA TELEFONATA PRIMA DELLA SCOMPARSA – Di Cristoforo Oliva non si avevano piu’ notizie dal 17 novembre 2009, da quando lascio’ la sua casa di Napoli dopo aver ricevuto la telefonata di un amico. Da allora la mamma, Fiorella Mormone, non ha mai smesso di mobilitare parenti e conoscenti nella speranza di poter ritrovare il giovane studente universitario, diciannovenne al momento della scomparsa. L’ultimo sit-in era stato organizzato il 17 novembre scorso. Secondo la ricostruzione fornita dalla madre, il ragazzo, nel pomeriggio della scomparsa, avrebbe ricevuto una telefonata da un amico che gli diceva che da li’ a mezz’ora sarebbe passato a prenderlo sotto casa. ”Quel giorno – aveva spiegato la signora Fiorella – non ero in casa ma sono sicura che quella telefonata sia stato un complotto per tirare Cristofaro fuori di casa e di questo sono certa perche’ mio figlio non aveva l’abitudine di uscire fuori dal viale nemmeno per aspettare qualcuno”. Da li’ a una settimana, Cristofaro sarebbe dovuto partire per il Brasile insieme con il padre. Del suo caso si era occupata anche la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’
LA MAMMA, TRADITO DA AMICI, CHE DOLORE – ”E’ stato tradito dai suoi amici, in particolare da un giovane che abbiamo anche ospitato per un mese e mezzo a casa nostra. Che amarezza, un dolore infinito che si aggiunge alla notizia dell’uccisione di Cristoforo”. Cosi’, Fiorella Mormone, interpellata dall’ANSA, dopo che due giovani sono stati arrestati per l’omicidio di Cristoforo Oliva, il diciannovenne scomparso da Napoli a novembre del 2009. La donna si riferisce in particolare a Fabio Furlan, il ventenne arrestato insieme con Karim Sadeh, oggi dalla polizia. ”L’abbiamo trattato come un figlio, l’abbiamo fatto vivere con noi dopo che aveva combinato un brutto tiro al padre. Lui ci ha ripagato cosi’, ha ripagato cosi’ Cristoforo. Ha detto che ci avrebbe aiutato a ritrovare nostro figlio, invece dal momento della scomparsa non si e’ mai piu’ visto”. Fiorella Mormone aveva promosso una serie di iniziative affinche’ non cessassero le ricerche del figlio. ”Fin dal primo momento avevo detto – sottolinea – che non si era trattato di un allontanamento volontario e che la telefonata che aveva ricevuto da Fabio era una trappola”. Ora ai due giovani, la donna chiede di ”dire tutta la verita’, spiegare quello che hanno fatto. Questa storia insegna che non si puo’ avere fiducia in nessuna e che si e’ pronti a uccidere chiunque. La vita non vale niente. Ora andro’ avanti solo nella speranza che sia fatta giustizia”. Infine, dalla Mormone, un ”grazie alla polizia che mi e’ stata molto vicina, e’ stata cordiale e ha fatto il suo lavoro. Se qualche volta mi hanno tenuto all’oscuro era solo per esigenze investigative”
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