Zambrone, Epifanio, “Il Consiglio comunale del 18 dicembre, ha registrato un punto di rottura significativo all’interno della maggioranza”

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La tentata sfiducia dello scorso mese di ottobre ha infatti avviato un processo di progressiva disgregazione di un gruppo che già da tempo mostrava evidenti segnali di fragilità e disagio, amplificati da un malumore generale di insoddisfazione della cittadinanza.

Tale processo si è ora formalizzato con le comunicazioni della consigliera Iannello, la quale ha rimesso le proprie deleghe nelle mani del sindaco e ha annunciato la costituzione di un gruppo misto. Secondo quanto dichiarato dalla stessa, la sfiducia e la mancata condivisione di un programma ormai svuotato delle sue priorità, non le consentivano per dignità personale e coerenza politica, di rimanere nel gruppo di provenienza, lasciando alla stessa maggioranza, i suoi numeri e I suoi compromessi. Un percorso che si è interrotto e che porta la consigliera ad essere voce indipendente all’interno del consiglio comunale.

La consigliera Epifanio, intervenendo a nome dell’intero gruppo di opposizione “Rinascita per Zambrone”, ha definito questo evento l’inizio della fine di una programmazione politica idealizzata, non condivisa e caratterizzata dalla predominanza dell’“io” contrapposta all’assenza di una collaborazione del “noi”.

Nell’intervento, rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza, ha duramente richiamato alla riflessione i consiglieri di maggioranza, colpevoli di troppo silenzio davanti ad un malumore ormai crescente, della popolazione zambronese.

Nel corso del dibattito, la consigliera Epifanio ha inoltre espresso rammarico per non aver potuto esercitare il diritto di replica alla risposta del sindaco, intervenuto in risposta al suo intervento, in una lunga elencazione di domande a risposta suggerita ai suoi consiglieri, per dimostrare all’intera aula, la fierezza di aver realizzato sul territorio, molte opere e ristrutturazioni attese da tempo.

Ma aggiunge al comunicato la consigliera Epifanio: “Avremo modo di rivedere con altre modalità, l’elencazione delle opere realizzate sotto questa amministrazione e, specificare dettagliatamente ogni aspetto. Forse la maggioranza è fin troppo miope sul suo operato. Dimostreremo comi i cittadini vedono i nove anni di amministrazione L’Andolina. E seppur il nostro legittimo metodo di informazione e dibattito non è gradito a questa maggioranza, riteniamo, avendo avuta negata la possibilità di effettuare delle dirette in consiglio, che è l’unico metodo affinché i cittadini, conoscano la verità e in autonomia intellettuale, facciano le dovute valutazioni personali.”

In merito ai punti relativi alle variazioni urgenti di bilancio, i consiglieri Cotroneo ed Epifanio hanno chiesto che fossero illustrate in modo dettagliato le motivazioni alla base delle scelte adottate. Il sindaco ha riconosciuto la legittimità e la fondatezza della richiesta. Il consigliere Cotroneo ha inoltre domandato al consigliere Ferraro se il consigliere delegato al bilancio — coincidente con il sindaco — gli avesse concesso di valutare, in merito al maggiore introito di 81 mila euro derivante dalla tassa di soggiorno, possibili investimenti sul territorio, con esposizione del dettaglio della tipologia d’investimento. D’altronde – ha ribatito il consigliere Cotroneo, durante una discussione alimentata dal consigliere Ferraro – abbiamo tutto il diritto di chiedere in consiglio come tali risorse sarebbero state impiegate.

E’ dispiaciuto constatare ancora una volta che, il sindaco non ha lasciato diritto di riscontro a Ferraro, affermando di poter rispondere personalmente al posto di qualsiasi suo consigliere, pur avendone ognuno capacità. Risposta a cui non è seguita nessuna informazione richiesta da Cotroneo e a cui lo stesso consigliere di opposizione, non ha potuto fornire possibili proposte e argomentazioni, come era sua intenzione fare.

Il consiglio comunale si è tuttavia trasformato, come accade sempre più spesso, purtroppo, in un dibattito confuso, a tratti surreale, indecoroso, offensivo e fortemente demoralizzante rispetto alla carica istituzionale assunta con onore.

Le espressioni volgari e le frasi offensive pronunciate ripetutamente da uno dei consiglieri di maggioranza, hanno suscitato profondo disappunto tra i membri dell’opposizione, davanti ad un Presidente che non ha saputo dare dimostranza del ruolo di cui è stato investito, tanto che la consigliera Iannello, direttamente offesa, al secondo insulto, ha lasciato l’aula. Non prima però di aver chiesto al Presidente di svolgere con senso di responsabilità il suo ruolo e di difendere da offese i consiglieri coinvolti, prendendo le necessarie ammonizioni contro chi offende l’onore dei consigliera e dell’aula consiliare.

Neanche il sindaco è intervenuto con forza a limitare l’oscenita’ di questi fatti e, in un amministrazione che si dice sensibile e al mondo femminile, e impegnata contro la violenza sulle donne, era un atto dovuto difendere una consigliera offesa nello svolgimento del suo mandato.

Più volte sono dovuti intervenire con fermezza, i consiglieri di opposizione Epifanio e Cotroneo, nei confronti di un Presidente che mai è intervenuto, per richiamare l’ordine, moderare i toni, ammonire chi stesse commettendo offesa verbale contro i suoi stessi colleghi.

Il gruppo “Rinascita per Zambrone” ribadisce la necessità di riportare il confronto politico su un piano di responsabilità, trasparenza e rispetto istituzionale, nell’interesse esclusivo della comunità zambronese.

Troppo spesso ormai, la sala consiliare di Zambrone,  diventa teatro delle più assurde discussioni che, oltrepassano il limite della decenza. Una situazione che non siamo più disposti a tollerare.