L’Istituto “Gemelli Careri” si ferma per dire NO alla violenza sulle donne 

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Il 27 novembre l’Istituto Scolastico “Gemelli Careri” di Oppido Mamertina e Taurianova ha scelto con determinazione di dedicare buona parte del tempo scuola alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ricorrenza che da anni, finalmente, richiama l’attenzione dell’opinione pubblica su un problema purtroppo sempre più diffuso.
Quest’anno, come ormai di consueto, la scuola ha voluto imprimere a questo appuntamento un significato ancora più forte, anche accogliendo l’invito contenuto nella lettera del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, diffusa per la giornata del 25 novembre 2025.


Accogliendo questo invito, il Dirigente Scolastico, Ing. Giuseppe Martino, ha fatto propria la volontà espressa da studentesse e studenti dei vari indirizzi e plessi, che già da giorni manifestavano il desiderio di approfondire, comprendere e comunicare il senso profondo di questa ricorrenza. Sotto la guida attenta dei docenti e il contributo di alcuni esperti esterni, le ragazze e i ragazzi hanno preparato con cura una serie di iniziative, sviluppate poi negli spazi scolastici dedicati alla riflessione su un tema tanto doloroso quanto urgente.


Nei plessi di Oppido Mamertina (ITI e LICEO Scientifico) e di Taurianova (ITCG e IPAA) gli studenti hanno realizzato contenuti iconografici, produzioni letterarie, letture, discussioni, momenti di confronto e analisi, di profondo ed intenso impatto emotivo. Le assemblee hanno riportato alla memoria episodi concreti di cronaca nera, storie recenti e antiche, femminicidi e forme di persecuzione che mostrano come la violenza sulle donne sia una problematica radicata nella storia e tutt’altro che superata. Sono stati condivisi anche filmati e brevi contributi audiovisivi per stimolare un dibattito attento e partecipato.


Tra le iniziative più originali e significative, particolare risonanza ha avuto la simulazione di un processo che ha visto protagonisti gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale di Oppido Mamertina, coordinati e supportati dal contributo dello stesso Dirigente Martino. Il dibattito processuale, avente come oggetto proprio un caso di femminicidio, si è articolato mediante ruoli distribuiti agli studenti: giudici, avvocati e testimoni. La simulazione ha permesso di cogliere la concretezza della tragedia: da un lato le devastanti conseguenze psicologiche e fisiche per le vittime e le loro famiglie, dall’altro le pesanti responsabilità penali che gravano su chi si macchia di simili reati. Un’esperienza pratica che ha reso tangibile ciò che spesso rischia di rimanere distante, relegate sulle pagine dei giornali. Altrettanto prezioso è stato l’intervento curato dall’Avv. Maria Zappia che ha arricchito ulteriormente nei contenuti la manifestazione tenuta all’ITI di Oppido. L’avvocatessa ha esordito richiamando i principi costituzionali e presentando poi il “Codice Rosso”, distintivo nel contesto tematico della violenza di genere. La professionista ha ritenuto importante ricordare i principali e attuali fatti di cronaca che hanno coinvolto donne preda e bersaglio di indicibili violenze. E’ un dato di fatto che l’attenzione dello Stato per il contrasto di questi orrendi crimini sta alzando la guardia, infatti, prosegue la Zappia, è in discussione in Parlamento una nuova proposta di Legge che punta ad inasprire ulteriormente le pene che riguardano reati, gli stessi per i quali i Tribunali Italiani collocano in corsie “preferenziali”.


Il Dirigente Scolastico ha seguito personalmente alcune delle assemblee, moderando gli interventi e offrendo preziose riflessioni. “Queste giornate, ha ribadito il Dirigente, sono fondamentali per educare al rispetto e alla consapevolezza, affinché i nostri giovani possano contribuire a una società più giusta e più sicura”. Le sue parole hanno aiutato gli studenti a collocare il fenomeno in un quadro più ampio, culturale e sociale, invitandoli a riconoscere dunque un ruolo attivo che ciascuno può e deve assumere nel contrasto alla violenza di genere.


Le studentesse e gli studenti hanno risposto con grande serietà, sensibilità ed empatia, con il giusto atteggiamento maturo, partecipe, che ha reso questa giornata particolarmente intensa. Non è stata la solita mattinata scolastica: per qualche ora, la scuola ha scelto di rallentare, sospendendo la routine e lasciando spazio a ciò che forma la persona prima ancora dello studente. Una pausa di pensiero necessaria, perché l’Istruzione, quando è autentica esce dalla sistematicità quotidiana volendo contribuire all’edificazione di un tessuto sociale civile, umano e vivibile.


La giornata si è conclusa con la consapevolezza che il cammino non deve concludersi al mero dibattito. L’Istituto “Gemelli Careri” si impegna a proseguire nel suo ruolo educativo, promuovendo valori di rispetto, equità e giustizia, affinché nessuna donna, come anche nessun bambino, nessun uomo, nessun anziano, nessun disabile, proprio nessuno debba più essere vittima di violenza!