La Voce degli Altri
L’ultima pubblicazione poetica dello scrittore e storico della nostra testata Giovanni CardonaNov 25, 2025 - redazione
Scrivere poesia è, da sempre, un atto di ascolto.
In questo libro, ‘La voce degli altri’, l’autore ha cercato di dare forma a un ascolto radicale: quello delle voci che ci hanno preceduti, che ancora ci parlano, che continuano a interrogare il nostro presente. Non si tratta di un’antologia né di un esercizio di imitazione, ma di un esperimento poetico e filosofico: ogni testo nasce dall’immersione nello stile, nel pensiero e nella sensibilità di poeti di ogni epoca, come se la loro voce potesse ancora risuonare attraverso quella dell’autore.
Questo lavoro si fonda su una convinzione: la poesia non è solo espressione individuale, ma anche memoria collettiva, dialogo interiore e intertemporale. Attraverso la scrittura, il poeta ha cercato di abitare le forme dell’altro, di lasciarsi attraversare da visioni e ritmi che non gli appartenevano, ma che ha voluto rendere vivi nel presente. In questo senso, il libro è anche una riflessione sull’identità e sull’alterità: chi parla, quando parliamo con la voce degli altri? E cosa resta di noi, quando ci facciamo tramite di un pensiero che ci precede?
Dal punto di vista filosofico, il percorso si muove tra l’ermeneutica e la fenomenologia, tra il linguaggio come apertura al mondo e la poesia come forma di verità. Ogni stile poetico è una postura esistenziale, una modalità di essere-nel-mondo. E ogni poeta evocato è, in fondo, un compagno di viaggio, un interlocutore silenzioso che ci aiuta a pensare, a sentire, a dire. Il metodo adottato in questo libro è quello della mimesis creativa: non si tratta di riprodurre fedelmente le forme metriche o le strutture retoriche dei poeti evocati, ma di entrare nel loro respiro, nel loro ritmo interiore.
Ogni GIOVANNI CARDONA poesia è frutto di uno studio attento dello stile, ma anche di una risonanza emotiva e intellettuale. Il poeta ha cercato di far parlare Dante attraverso la sua voce, di far vibrare l’eco di Dickinson, di lasciar emergere la malinconia di Leopardi, la tensione metafisica di Rilke, la passione civile di Neruda. Questa operazione, tuttavia, non è priva di rischi. Il primo è quello della dissoluzione dell’autore: dove finisce Giovanni Cardona e dove iniziano ‘gli altri’? Il secondo è quello della fedeltà: si può davvero essere fedeli a una voce che non è la propria? E infine, il rischio dell’interpretazione: ogni evocazione è anche una lettura, e ogni lettura è inevitabilmente parziale. Ma è proprio in questi rischi che si gioca la scommessa del libro: fare della poesia uno spazio di incontro, di attraversamento, di metamorfosi. ‘La voce degli altri’ è dunque un libro che nasce dal desiderio di ascoltare, ma anche di restituire.
Questa raccolta prenotabile su Amazon è un atto d’amore verso la poesia e i suoi maestri.




