Rosellina Madeo (Pd) deposita proposta di legge su “Disposizioni in materia di preservazione della fertilità per fini sociali”

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“Una società che non fa più figli è una società che, suo malgrado, sta rinunciando al suo futuro. Quello della crisi delle nascite è un tema che riguarda tutti: nessuno escluso. Per questo la mia prima proposta riguarda un sostegno concreto alla natalità. Per combattere l’inverno demografico occorre finanziare politiche pubbliche volte a contrastarlo. Non c’è il tempo materiale, e i dati Istat sulla denatalità lo certificano con chiarezza, di aspettare quei cambiamenti strutturali come un aumento sostanziale dell’occupazione e una crescita effettiva dei salari, fattori che consentirebbero alle donne di non posticipare più il momento della prima gravidanza. Nell’attesa che avvenga questo diventeremo un paese di soli anziani. È il momento di agire e la crioconservazione è lo strumento che può davvero invertire la rotta della desertificazione demografica nella nostra regione. Gli ultimi dati Istat parlano chiaro: il 2024 ha fatto registrare un calo delle nascite dell’8,4% rispetto al 2023, e le proiezioni per l’anno in corso sono ancora peggiori. Lo spopolamento dovuto all’emigrazione giovanile più le profonde difficoltà delle coppie ad avere figli danno come risultato una regione senza ricambio generazionale. E il calo delle nascite non si deve alla mancanza di desiderio di diventare genitori. Sebbene in molte donne alberghi la volontà di mettere su famiglia, la mancata realizzazione professionale e dunque l’assenza di un lavoro sicuro e una stabilità economica, spingono queste ultime a rimandare la gravidanza. Il continuo posticipare si traduce per la maggior parte dei casi nell’insuccesso di riuscire a concepire nel momento in cui finalmente, superate le barriere socio economiche, si decide di farlo. Mi auguro quindi che questa proposta di legge venga calendarizzata nel più breve tempo possibile e che possa essere considerata uno strumento valido per combattere la desertificazione demografica che sta attanagliando la Calabria e in senso più ampio tutto il nostro Paese”.