«La storia di Gina Zagaria, giovane donna di Bagnara costretta a rivolgersi ai Carabinieri per ottenere un farmaco salvavita, è una ferita che scuote le coscienze. Non possiamo accettare che nel 2025 una paziente oncologica debba vivere un simile calvario per accedere a una cura essenziale.
Non voglio strumentalizzare questo episodio, ma non possiamo neppure ignorarlo. Il caso Zagaria rappresenta il simbolo di una sofferenza diffusa e di un sistema sanitario che troppo spesso lascia soli i più fragili.
Per questo sono necessari interventi urgenti e concreti: un monitoraggio pubblico delle forniture farmaceutiche, il rafforzamento delle farmacie ospedaliere e la garanzia che nessun cittadino debba più subire umiliazioni per vedere riconosciuto il proprio diritto alla cura.
Restituire dignità, fiducia e umanità alla sanità calabrese non è una battaglia di parte, ma un dovere verso la nostra comunità.»
Così Giuseppe Ranuccio (PD), Consigliere Regionale della Calabria.



