Palmi accoglie fra Massimiliano Di Pasquale nel giorno di San Francesco. «Sono venuto per servire, non per comandare»
Ott 06, 2025 - redazione
Palmi accoglie fra Massimiliano Di Pasquale nel giorno di San Francesco
«Sono venuto per servire, non per comandare».
Con queste parole, semplici e luminose, fra Massimiliano Di Pasquale ha riassunto il senso più autentico del suo ministero e ha aperto un nuovo capitolo nella storia della parrocchia Maria Santissima del Rosario di Palmi. La sua immissione canonica, celebrata sabato 4 ottobre 2025, nel giorno di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, è stata vissuta come un momento di profonda fede, di gioia e di rinnovata speranza per tutta la comunità.
La Santa Messa solenne, presieduta dal Vescovo di Oppido Mamertina–Palmi, Mons. Giuseppe Alberti, ha visto la partecipazione di sacerdoti, religiosi, autorità civili e militari, e di una chiesa gremita di fedeli. Come ha ricordato il Vescovo all’inizio della celebrazione, «nella continuità del ministero si esprime l’indole pastorale della Chiesa, in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il Vescovo affida una porzione del suo presbiterio».
Fra Massimiliano è stato nominato con decreto vescovile n. 67/25, firmato da Mons. Alberti il 22 settembre 2025 e controfirmato dal cancelliere vescovile, don Antonio Spizzica, che ufficializza il suo incarico in successione a padre Giorgio Tassone, che ha guidato la parrocchia per diciotto anni con instancabile dedizione e spirito francescano.
Ad aprire la celebrazione è stato il Sindaco di Palmi, avv. Giuseppe Ranuccio, che ha rivolto un saluto di benvenuto al nuovo parroco, invocando in occasione della festa di San Francesco un “nuovo umanesimo” fondato sulla pace, sulla fraternità e sulla dignità dell’uomo. Un messaggio forte e attuale, accolto con applauso dai fedeli, che hanno percepito in quelle parole un invito alla comunione tra la comunità civile e quella ecclesiale.
Durante l’omelia, Mons. Alberti ha invitato i fedeli a riscoprire il carisma francescano come via di fede e di servizio: «San Francesco – ha detto – è stato l’italiano più santo e il santo più italiano, un uomo disarmato e disarmante che ci insegna la via della pace e della riconciliazione. “Riparare la Chiesa” non significa solo restaurare muri, ma ricostruire relazioni, creare fraternità». Ha poi aggiunto, rivolgendosi al nuovo parroco: «Fra Massimiliano, segui l’esempio di Francesco: lascia che l’umiltà sia la tua forza e la gioia del Vangelo la tua guida. Solo chi serve con amore diventa davvero pastore».
La cerimonia ha raggiunto il suo momento più intenso con la lettura del decreto di nomina, l’invocazione allo Spirito Santo e la preghiera di benedizione. Fra Massimiliano, visibilmente commosso, ha rinnovato le promesse sacerdotali, mentre l’assemblea lo accoglieva con un lungo applauso. A seguire, i gesti simbolici dell’aspersione dei fedeli e dell’incensazione dell’altare hanno suggellato l’inizio del suo ministero pastorale.
Dopo la comunione, il Sindaco Ranuccio ha acceso la lampada votiva ai piedi della statua di San Francesco, Patrono d’Italia, come segno di luce, di pace e di continuità spirituale tra la città e la parrocchia.
A nome di tutta la comunità e del Terz’Ordine Francescano Secolare (OFS), la Ministra Alessandra Galletta ha rivolto parole di accoglienza e di affetto:
> «Abbiamo colto nelle tue parole e nel tuo sguardo la volontà di metterti al servizio della comunità con cuore aperto e spirito di semplicità. Ti accogliamo con il desiderio di farti sentire amato, stimato e accompagnato. Come San Francesco e Santa Chiara ci hanno insegnato a vivere la fraternità e il servizio con umiltà e amore, così vogliamo camminare insieme a te, costruendo una comunità viva e accogliente».
La Ministra ha poi rivolto un pensiero di gratitudine a padre Giorgio Tassone, «che per diciotto anni ha servito con amore e generosità questa parrocchia, lasciando semi di bene e di speranza destinati a portare frutto».
Nel suo saluto conclusivo, fra Massimiliano Di Pasquale, con profonda commozione, ha ringraziato il Vescovo, le autorità, i confratelli, i fedeli e la sua famiglia:
> «In questo momento carico di emozione e di responsabilità desidero elevare il mio grazie a Dio, sorgente di ogni bene e di ogni vocazione. Ringrazio il Vescovo Alberti per la fiducia, il Sindaco, le autorità civili e militari, la comunità conventuale, i fedeli e la mia famiglia. Entro in questa comunità con spirito di servizio, consapevole che senza il Signore nulla possiamo fare. Sono venuto per servire, non per comandare».
Originario di Ragusa, fra Massimiliano è entrato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali nel 1992, ha emesso la professione solenne nel 2000 ed è stato ordinato sacerdote nel 2002. Nel suo cammino pastorale ha servito le comunità di Abola, Perugia, Enna – dove è stato cappellano dell’ospedale – e Messina, come guardiano e parroco delle chiese di San Francesco e San Giuliano.
Il giorno seguente, domenica 5 ottobre 2025, fra Massimiliano ha presieduto la sua prima Messa da parroco. Nell’omelia, ha invitato i fedeli a riflettere sul significato della fede come fiducia in Dio, una fiducia che si alimenta ogni giorno attraverso la preghiera e l’ascolto della Parola:
> «Fede significa fiducia. Quando dico “ho fede”, dico che mi fido di Dio. Ma la fede non si compra al mercato: è una fiamma che abita dentro di noi e va alimentata con l’ascolto della voce del Signore. Se smettiamo di nutrirla, si spegne; ma se la ravviviamo giorno dopo giorno, quella fiamma non si spegnerà mai». Ha poi aggiunto: «Avere fede non significa os