LETTERA APERTA AL PIU’ GIOVANE PROCURATORE CAPO D’ITALIA, L’INGIUSTIZIA GIOVANE DI MORIRE INNOCENTI. DA DAVIDE FERREIRO A FILIPPO VERTERAME: PERCHE’ A CROTONE I RAGAZZI SONO UCCISI, COSI’?
Ago 22, 2025 - redazione
Al Procuratore della Repubblica di Crotone
dott. Domenico Guarascio
Crotone, 21 agosto 2025
C’è un filo rosso tragico che unisce due date in questi ultimi tre anni di cronaca e di storia in questa provincia calabrese: agosto 2022, agosto 2025. Due giovani innocenti, due vite spezzate. Davide Ferreiro, colpito proprio nei pressi del Palazzo di Giustizia e ancora in stato di pre-morte a Bologna; Filippo Verterame, appena ventenne, caduto in una località turistica che dovrebbe raccontare solo di mare e di vacanze, non di sangue.
Due storie che, prese singolarmente, potrebbero anche presentarsi oltre il rapido susseguirsi omicida dell’episodicità, come il marchio di un onda criminale atavica, fatalista, arcaica, anomala, strutturalmente tutt’altro che senza eziologia, e che, invece, se lette insieme, mostrano un ordito più stretto, un disegno più cupo: l’incapacità di una società di liberarsi dal retaggio violento del passato che s’intreccia drammaticamente con la debolezza di uno Stato, non sempre in grado di garantire sicurezza e giustizia in una terra che da troppo tempo vive sospesa tra rassegnazione e violenza.
La teoria dei “sei gradi di separazione” suggerisce che ogni individuo, ogni fatto, è connesso all’altro da una catena invisibile di relazioni. Così anche qui: non è casuale che tutto avvenga dentro una stessa provincia, in spazi urbani fragili, sotto gli occhi di istituzioni che arrancano, in una società civile che troppo spesso si ritira dietro il silenzio. La connessione è ambientale, culturale, sistemica.
La domanda che si impone è brutale nella sua semplicità: perché a Crotone i ragazzi, i giovani, continuano a morire così? Il paradosso è evidente. Mentre il Sud viene evocato nei discorsi politici come “terra di opportunità” e “laboratorio di sviluppo”, intere comunità restano scoperte, esposte a dinamiche criminali, a una quotidianità fatta di paura. Il turismo non basta a cancellare le ombre della ‘ndrangheta, la retorica dell’accoglienza non compensa l’assenza di ordine pubblico, la crescita economica non germoglia mai laddove manca il presupposto fondamentale: la sicurezza dei cittadini.
Oggi, a guidare la Procura della Repubblica di Crotone, c’è Lei, dr. Guarascio, riconosciuto come il più giovane Procuratore Capo d’Italia, con una proficua ‘gavetta’ nel pool antimafia di Nicola Gratteri. A Lei tocca una responsabilità molto grande e gravosa che è insieme giuridica e morale: ricostruire il senso stesso della giustizia in un territorio dove la giustizia è percepita come un miraggio.
Il punto non è solo perseguire i colpevoli, ma dimostrare che la legge è presente, vigile, quotidiana. Che non si manifesta soltanto quando il sangue è già stato versato, che non è un atto burocratico, ma un diritto civile a vivere senza paura. Per Crotone e la sua provincia questa è una questione esistenziale. Senza sicurezza non ci sarà sviluppo, senza fiducia non ci sarà democrazia. E senza giustizia – la giustizia giovane, vicina, coraggiosa – ci sarà soltanto la cronaca nera a raccontare chi siamo.
Egregio Procuratore,
questa lettera è un atto di fiducia ma anche di dolore. Non possiamo più tollerare che la cronaca nera diventi la cronaca quotidiana di questa terra. La morte di Davide e di Filippo non deve diventare statistica. Deve essere invece l’inizio di un discorso nazionale sulla fragilità delle periferie italiane, sulla responsabilità dello Stato e sulla necessità di riportare luce dove da troppo tempo regna l’ombra. La giustizia, oggi, non può limitarsi a indagare. Deve educare, proteggere, ricucire. Deve restituire ai giovani la certezza che il futuro non è un agguato, ma una possibilità. A Lei, che ha la responsabilità di rappresentare lo Stato, chiediamo un segno di rottura con il passato: non ci lasci soli, non lasci soli i ragazzi di Crotone.
Vito Barresi, storico sociale e delle idee, candidato a sindaco Crotone elezioni 2026, Coalizione Civica Crotone