Saccomanno: “Invasione magistratura, interventi necessari per non bloccare la corretta azione politica”
Ago 11, 2025 - redazione
Invasione magistratura, interventi necessari per non bloccare la corretta azione politica.
Totti, Salvini, Chiaravallotti, Loiero, Oliverio, Scopelliti, Occhiuto e tantissimi altri che sono stati umiliati, paralizzati o obbligati alle dimissioni e, comunque, distrutti da indagini poi rivelatesi, spesso, del tutto inconsistenti. Non si tratta di casi isolati, ma di un sistema che porta alla distruzione della politica e dell’attività amministrativa. Per non parlare poi di tantissimi sindaci che si sono visti costretti ad abbandonare per un semplice avviso di garanzia e poi, spesso, assolti dopo moltissimi anni di lungo processo. Intanto, si è distrutta la persona, la famiglia, la carriera ed anche la propria attività professionale o imprenditoriale. L’Italia è una Nazione democratica e civile? Sotto questo aspetto abbiamo perso il valore della fama di essere la “culla del diritto”, diventando, invece, la culla di una “barbaria giudiziaria”. Saranno coincidenze, ma negli ultimi anni le indagini contro amministratori sono aumentate, ma hanno sortito pochissime condanne, con distruzione, però, di una classe politica e allontanamento delle persone che avrebbero potuto dare un forte contributo alla crescita del paese. Tale situazione è sotto gli occhi di tutti e non può essere, certamente, rinnegata o smentita. È vero che la qualità della classe politica è minima, ma è anche vero che l’azione inconsiderata della magistratura tende, da una parte, a criminalizzare e, dall’altra, a far scappare quelle persone che avrebbero tutti i requisiti per poter amministrare con coraggio, serietà e capacità. Un danno enorme per una Nazione che potrebbe, seriamente, diventare un faro di sviluppo e crescita. Con la conseguenza anche che dinnanzi a questo scempio giuridico e con, spesso, conseguenti assoluzioni, i magistrati non pagano e continuano nella loro azione disgregatrice. Si comprende lo sfogo di Roberto Occhiuto e la sua reazione, ma non è possibile e tollerabile che accada ciò. La politica deve reagire seriamente e con coraggio. Le strade sono solo due: la prima, è quella di legiferare la responsabilità civile del magistrato che sbaglia per colpa, la seconda, è quella di ripristinare la immunità per chi deve gestire la cosa pubblica. Con tali misure si consente all’eletto di poter amministrare serenamente, senza paure o minacce di azioni giudiziarie spesso fasulle. Vi sarebbe una terza via, ma molto difficile da attuare: responsabilizzare i partiti a tollerare queste azioni, ripetesi spesso farlocche, con difesa di chi spreca il proprio tempo per il bene comune. Ma, ciò appare una utopia in quanto la qualità della classe dirigente è mediocre e, quindi, invece di affrontare i problemi e cercare di dare soluzione, vi sono solo attacchi e spot che non portano a nulla, se non ad avvelenare il clima ed a far pensare che tutti sono ladri e criminali. Naturalmente, si parla dei presunti reati amministrativi che vengono congelati, con sospensione della prescrizione, i cui procedimenti devono essere ripresi alla scadenza del mandato, Questo vuol dire che per gli altri reati più gravi si può procedere, ma sempre con la responsabilità dei magistrati in caso di colpa. Solo con queste misure di civiltà giuridica il clima gestionale può riprendere serenità e il bene comune può essere affrontato con tranquillità e senza il pericolo di una indagine che mette in discussione tutto e distrugge l’azione democratica di chi è stato eletto dal Popolo per essere rappresentato. Mi auguro che l’odierna classe dirigente abbia il coraggio di affrontare, seriamente, il problema e riesca a recidere alla base delle iniziative che, in un altro paese civile, non ci sarebbero mai state.
Lì, 11.08.2025.
Giacomo Francesco Saccomanno (avvocato-giurista-presidente Centro Studi Giuridici “Giustizia&Giusta”)