Uila Calabria: “Piano antincendio partito in ritardo. Serve una strategia strutturale. La Regione istituisca un tavolo permanente”

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“I continui incendi che stanno devastando la Calabria in questi giorni devono indurre una seria riflessione. Le temperature estive non sono una novità né un fatto straordinario: è la nostra programmazione ad esserlo, purtroppo, troppo spesso in ritardo. Per questo chiediamo al Governatore Roberto Occhiuto e all’Assessore Gianluca Gallo di avviare al più presto un tavolo permanente. Il settore idraulico-forestale va inserito in un programma che porti entro l’anno a una soluzione definitiva e strutturale, per il futuro della Calabria che anche noi amiamo e difendiamo ogni giorno sul campo”.
È quanto dichiara Pasquale Barbalaco, Segretario Generale della Uila Calabria, che sottolinea come l’emergenza incendi si sia ripresentata anche quest’anno con una forza devastante.

“Ci chiediamo – prosegue Barbalaco – se il piano antincendio fosse stato avviato nella sua interezza già nel mese di giugno, come da tempo chiediamo, quanti roghi si sarebbero potuti evitare. Invece, l’avvio del personale idraulico-forestale per le attività di prevenzione e presidio è fissato solo per il 28 luglio, quando la regione è già nel pieno dell’emergenza”.

Una scelta tardiva che oggi costringe i lavoratori forestali, molti dei quali ultrasessantenni, ad affrontare turni massacranti e lunghi spostamenti per presidiare territori spesso lontani dal proprio cantiere di appartenenza. Una condizione che mette a rischio la loro salute e la loro sicurezza, proprio mentre la Uila è impegnata in prima linea in una campagna nazionale per tutelare la salute  e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

“Chiediamo da tempo – aggiunge Barbalaco – che questo settore venga messo in sicurezza non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sul piano della dignità lavorativa, della protezione individuale e della sostenibilità fisica dei carichi. Oggi non tutti i lavoratori sono più nelle condizioni di garantire interventi tempestivi ed efficaci, e non possiamo continuare a far finta di nulla”.

Secondo la Uila, serve un piano strutturale di prevenzione con risorse, mezzi e progettualità distribuiti in modo equo su tutto il territorio calabrese. “Il nostro patrimonio boschivo – sottolinea – conta 670.000 ettari di foreste, tre parchi nazionali, faggete vetuste riconosciute dall’Unesco, una biodiversità preziosa che non possiamo continuare a sacrificare sull’altare dell’improvvisazione. Gli incendi mettono a rischio non solo l’ambiente, ma anche la sicurezza delle comunità e la tenuta del territorio sul piano idrogeologico”.

Barbalaco rilancia inoltre la proposta di un vero turnover generazionale nel comparto forestale. “Occorre ripopolare le aree interne e garantire nuova forza lavoro capace di presidiare il territorio in modo tempestivo. Questo significa occupazione, contrasto allo spopolamento e rafforzamento del sistema di protezione ambientale”.

Infine, l’appello alla responsabilità collettiva. “Serve collaborazione da parte di tutti: cittadini, operatori del settore, istituzioni. Gli incendi spesso nascono da gesti superficiali che diventano disastri. Il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco, Maurizio Lucia, lo ha detto chiaramente: la vegetazione incolta e le alte temperature sono micce pronte ad accendersi. Ma la prevenzione vera si fa solo con visione, pianificazione e rispetto del lavoro di chi presidia la nostra terra”.