Via libera alle strutture semi-residenziali socio-assistenziali per bambini con disturbo dello spettro autistico: grande soddisfazione di Giannetta (FI)
Lug 10, 2025 - redazione
“In qualità di Presidente della Commissione, esprimo profonda soddisfazione per la conclusione dei lavori che hanno portato a una svolta attesa da tempo.
La Commissione ha proposto la modifica al regolamento regionale che permetterà l’accesso alle strutture semiresidenziali e socio-assistenziali per i bambini affetti da disturbo dello spettro autistico a partire dai 3 anni di età, a seguito di una diagnosi e di un quadro sanitario definito.
Ad ora, il regolamento regionale disciplina esclusivamente strutture dedicate alla fascia d’età 16-40 anni, pensate per patologie stabilizzate.
E’ invece fondamentale che queste strutture siano autorizzate sin dalla prima infanzia e senza limiti di età, per offrire un percorso concreto e tempestivo a famiglie e minori.
In Calabria il fenomeno dei disturbi dello spettro autistico è in costante aumento. Le stime ci preoccupano e dobbiamo velocemente adottare soluzioni che allevino il carico alle famiglie. Ecco perché ringrazio la Cooperativa Sociale “Insieme a me 1000 colori” per avermi investito del problema relativo al proprio centro, fermo al palo da dicembre, e mi ha consentito di sollevare una questione di ordine generale, per tutta la Calabria.
Sono molto felice che, in attesa del perfezionamento del nuovo assetto normativo, abbiamo registrato l’ok del Comune di Reggio Calabria e del Dipartimento Welfare della Regione Calabria all’apertura, in via sperimentale, del Centro della Cooperativa sociale Intorno a me 1000 colori, struttura nuova, già autorizzata, attrezzata per quaranta bambini, con i giochi e il personale, pronta da tempo ma mai attivata proprio a causa di incertezze regolamentari. Un atto di responsabilità verso il territorio e le famiglie, che attendevano da tempo una risposta.
Durante i lavori, abbiamo portato all’attenzione della Commissione dati e riflessioni di grande rilievo. Abbiamo sottolineato come le famiglie vivano un bisogno urgente di supporto.
E’, infatti, fondamentale intervenire subito, sin dal momento della diagnosi, per offrire ai bambini un luogo sicuro e strutturato in cui poter esprimere la propria socialità, seguiti da un team di operatori qualificati, competenti e formati in tecniche comportamentali. Che, se applicate fin dalla fase prescolare, possono fare la differenza nella qualità della vita futura del bambino.
Solo attraverso un intervento precoce, intensivo e costante si può incidere realmente sull’evoluzione del bambino e garantirne l’inserimento scolastico, sociale, relazionale e territoriale. Attendere i 16 anni – soglia indicata dal regolamento attuale – significa purtroppo perdere una finestra cruciale per lo sviluppo e l’autonomia.
La vera sfida dunque è la precocità: bisogna intervenire non appena si ha una diagnosi, anche se i bambini hanno solo tre anni. La stabilizzazione neurologica a 16 anni, in questi casi, è un obiettivo quasi irrealistico se non si è intervenuti prima.
Con l’avvio della prima struttura, doteremo la Calabria di un servizio urgente e necessario. Aiuteremo le famiglie e i care giver ad accogliere, ascoltare e accompagnare la vita dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Il Dipartimento Welfare della Regione Calabria, gli Uffici di Piano auditi, sono stati tutti d’accordo nel dare attuazione all’indirizzo politico emerso all’unanimità dalla commissione.
Questo risultato è frutto di un lavoro condiviso, di ascolto e confronto, e dimostra quanto le istituzioni, se ben coordinate, possano essere al servizio delle persone più fragili. Ringrazio tutti i consiglieri della Commissione per l’impegno e la sensibilità, la presidente della cooperativa per la sua competenza e determinazione, e soprattutto le famiglie, che non hanno mai smesso di chiedere con forza e dignità un diritto essenziale per i loro figli”.