Narcotraffico della ‘ndrangheta a Torino: la Cassazione “salva” gli uomini di vertice della compagine criminale

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La Suprema Corte di cassazione – prima sezione penale- ha annullato con rinvio per nuovo giudizio la sentenza di condanna emessa in data 20.02.24 dalla Corte di appello di Torino nei confronti dei due indiscussi elementi di vertice, Giorgi Domenico classe 63 (avv. Dario Vannetiello e avv. Enrico Grosso) che era stato condannato ad anni 17 di reclusine, Giorgi Francesco classe 62 (avv. Dario Vannetiello e avv. Nico D’ascola) che era stato condannato ad anni 16 di reclusione, originari del famoso comune di San Luca (provincia di Reggio Calabria).
Hanno ottenuto l’annullamento della sentenza anche Giorgi Giovanni (avv. Alessandro Diddi e avv. Mauro Anetrini) e Giorgi Sebastiano ( avv. Nobile Vincenzo, avv. Valerio Spigarelli), anch’essi ricoprenti ruolo apicale.
Il processo riguarda una importante compagine internazionale finalizzata alla commercializzazione della cocaina, reato pluriaggravato e accertato in Torino a decorrere dall’anno 2018.
La ragione dell’annullamento riguarda la censura più importante rappresentata dai vizi della sentenza appellata rispetto al ruolo di vertice che la Procura della Repubblica di Torino ritiene assunto da coloro che hanno ottenuto l’annullamento.
Ulteriore annullamento con rinvio innanzi ad altra sezione della Corte di appello d Torino è stato ottenuto da Sanna Stefano (avv. Piras e avv. Cappetta) .
Mentre sono stati rigettati i ricorsi di Parisi Pietro, Napoli Domenico, Giorgi Domenico cl. 82, Giorgi Antonio cl. 86, Giorgi Antonio cl. 90, Colaccicco Piero, Violi Gianfranco, Marvelli Walter Cesare, Romeo Giuseppe e Segnati Sebastiano.