Calabria, Furgiuele (Lega): assurda erogazione soldi per pride 2026 da fondo manifestazioni scolastiche
Roma 23 giu. – “Ancora una volta, amministrazioni di sinistra utilizzano fondi pubblici per sostenere iniziative ideologiche, sottraendo risorse che invece andrebbero utilizzate per quei fini educativi e scolastici cui sono stati originariamente destinati. A Catanzaro infatti l’amministrazione ha destinato 2 mila euro, tolti da un fondo dedicato alle manifestazioni scolastiche, e quindi a progetti per i ragazzi, per un evento propedeutico al Gay Pride del 2026. Troviamo inaccettabile il coinvolgimento delle scuole in queste iniziative ideologiche. La Lega è sempre attenta a questa tematica e vigilerà in Parlamento e sul territorio. Nessuno pensi di poter usare la scuola, e i fondi pubblici, come passe partout per diffondere teorie gender”.
Catanzaro: Sasso (Lega), ancora soldi pubblici da sinistra per Gay Pride
Roma, 23 giu. – “I sindaci di sinistra continuano a utilizzare soldi pubblici per finanziare manifestazioni ideologiche LGBTQI contro il Governo di centrodestra, che spesso si trasformano in atti osceni in luogo pubblico. Dopo l’eclatante caso di Roma, arriva quello di Catanzaro, dove, grazie alla denuncia politica del consigliere comunale della Lega Eugenio Riccio, abbiamo scoperto che l’amministrazione comunale ha pensato bene di spendere 2000 euro per finanziare un evento di due giorni di preparazione al Gay Pride, che si terrà… nel 2026!
Questi soldi sono stati reperiti da un fondo dedicato alle manifestazioni scolastiche, e questo ci indigna e al tempo stesso ci turba profondamente. Infatti, da un lato avremmo preferito una destinazione diversa per quei soldi, qualcosa di più utile per i bambini di Catanzaro; dall’altro, il binomio scuola-manifestazioni LGBT ci preoccupa non poco, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di diversi amministratori comunali che hanno annunciato di voler “coinvolgere le scuole” in questo percorso che porterà al Gay Pride. Non lo permetteremo: in Parlamento, la Lega ha già fatto approvare una risoluzione che vieta l’ideologia gender nelle scuole, e stiamo per approvare una legge che impone il consenso informato delle famiglie su certe tematiche a scuola.
La sinistra organizzi pure tutte le sfilate arcobaleno che desidera, possibilmente senza utilizzare soldi pubblici e, soprattutto, lasciando stare i bambini e la scuola. All’educazione dei figli ci pensano la mamma e il papà, non qualche militante di sinistra”.