Palmi, “Com’eri vestita?”: la mostra che rompe il silenzio
Mag 23, 2025 - redazione
COM'ERI VESTITA? A3 - 1
Un jeans, una divisa da lavoro, un pigiama. Abiti ordinari, che raccontano esperienze
straordinarie per durezza e significato. Sono questi gli elementi centrali della mostra “Com’eri
vestita?”, in programma dal 24 al 30 maggio 2025 nella Pinacoteca “Leonida e Albertina
Repaci”, all’interno della Casa della Cultura “Leonida Repaci” di Palmi. L’iniziativa mette in
discussione i pregiudizi ancora diffusi intorno alla violenza sessuale, a partire da una delle
domande più erroneamente ricorrenti rivolte alle vittime.
Promossa dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Palmi, presieduto
dall’avvocata Clara Tripodi, la mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Palmi,
Consulta Giovanile Palmi, University of Kansas School of Social Welfare, Libere Sinergie e
Sudestdonne e con il contributo di Temptation Gallery.
L’inaugurazione è prevista per sabato 24 maggio alle ore 9:30, all’interno della cerimonia di
apertura del MUAD – Museo dell’Avvocatura e del Diritto. A seguire, alle 11:30, l’attrice Lilli
Sgrò interpreterà una selezione di testi dedicati alla tematica.
L’allestimento, curato da Antonino Romola, presenta riproduzioni di abiti realmente indossati da
donne nel momento in cui hanno subito violenza. Tute scolastiche, tailleur, pigiami, magliette:
capi semplici, scelti per la quotidianità, che smentiscono con chiarezza ogni tentativo di
attribuire all’abbigliamento una responsabilità che non gli appartiene. L’origine del progetto
risale al 2013, quando fu ideato negli Stati Uniti da Jen Brockman e Mary Wyandt-Hiebert, e da
allora è stato riproposto in numerosi paesi.
“Attraverso questa esposizione – spiega l’avv. Clara Tripodi – vogliamo far riflettere la società
sul fenomeno della vittimizzazione secondaria, quel processo che porta le vittime a essere
ulteriormente giudicate, colpevolizzate o non credute.
Gli abiti raccontano una verità spesso ignorata: la responsabilità non è mai della vittima. Solo
superando stereotipi e false credenze possiamo costruire una cultura fondata sul rispetto e sulla
giustizia.”
La mostra sarà aperta al pubblico dal 26 al 30 maggio, ogni mattina dalle 9:30 alle 12:30, con
accesso libero per scuole, cittadinanza e operatori del settore sociale e giuridico.
Saranno coinvolte anche le classi terze dell’Istituto di Istruzione Superiore “Nicola Pizi” di Palmi,
Scuola Secondaria di Secondo Grado, che parteciperanno attivamente al percorso espositivo,
contribuendo a trasformarlo in un’occasione formativa e di consapevolezza condivisa.
Un’occasione per guardare in faccia un tema troppo spesso rimosso e riconoscere il peso delle
parole, anche quando sembrano innocue.