La prestigiosa rivista internazionale “Journal of Translational Medicine” ha pubblicato uno studio di un gruppo scientifico composto anche dal dott. Correale del Gom

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La prestigiosa rivista internazionale Journal of Translational Medicine ha accettato per la pubblicazione, un articolo scientifico che descrive uno studio multi-istituzionale capitanato dai Prof. Antonio Giordano dello “Sbarro Institute” di Philadelphia, USA; Il Dott. Pierpaolo Correale del GOM di Reggio Calabria e il Dott. Giovanni Baglio dell’ AGENAS, con la collaborazione di altri eccellenti ricercatori italiani del calibro di Francesca Pentimalli della LUM University, Roberto  Perrella dell’Ospedale “dei Colli di Napoli e Rita Emilena Saladino del GOM di Reggio Calabria ed altri.

Il gruppo scientifico forte di una decennale e produttiva collaborazione, descrive uno studio caso-controllo che vidima definitivamente, un metodo statistico, già brevettato dagli stessi autori, che permette la rapida identificazione di fattori di rischio e di protezione verso l’infezione COVID-19. Un metodo che ovviamente, è applicabile anche in altre condizioni infettivologiche, oncologiche e autoimmunitarie. Lo studio parte dal presupposto che il sistema immunitario, sia il punto cruciale della nostra difesa verso agenti aggressivi e che il sistema maggiore di istocompatibilità, anche detto HLA di classe I, sia il punto cruciale per la sua immuno-attivazione ed efficienza selettiva. Esiste un numero enorme di Molecole HLA appartenenti alla stessa famiglia (Alleli) i cui geni sono ereditati dai genitori. Questi alleli quindi non  presentano la stessa distribuzione sul territorio nazionale e questo avrebbe spiegato le differenze nella diffusione di malattia durante le prime diverse ondate epidemiologiche del COVID19. Grazie a questo studio noi oggi sappiamo quali sono gli alleli a rischio di infezione e sappiamo anche dove vige una maggiore resistenza immunitaria al virus SARS-COV-2.                       In Conclusione questo studio, non solo identifica specifici alleli HLA correlati al rischio di COVID-19, ma esemplifica anche un approccio rapido ed economico che può essere utilizzato per identificare gli individui che necessitano di priorità durante le campagne di vaccinazione.