Irto (Pd), “Nel progetto del Pd c’è l’innovazione per i servizi di assistenza agli anziani”
Set 09, 2022 - redazione
C’è un tema che non è proprio da campagna elettorale eppure lo è perché pesa molto e inciderà sempre di più in particolare nei nostri territori: si chiama non autosufficienza.
L’invecchiamneto della popolazione è una grande conquista del nostro sistema di welfare ma questo comporta il dovere affrontare una serie di questioni che hanno a che fare con l’assistenza a chi non è più in grado di provvedere a se stesso.
La nostra società meridionale resiliente ci insegna che molto spesso sono le famiglie farsi carico di accudire l’anziano non autosufficiente e questo però ha dei costi sia economici che sociali. Il lavoro di cura grava prevalentemente sulle donne e altrettanto spesso accade che siano le donne strette nella tenaglia di figli da sostenere e anziani da accudire a dover rinunciare anche al lavoro per farsi carico di questo gravoso compito.
All’interno del Pnrr per volere del PD tra gli obiettivo prefissati vi era proprio quello di dotare finalmente il paese di una legge per la non autosufficienza che andasse ad integrare quello che viene denominato il classico “accompagnamento” e anche a rafforzare la rete dei servizi.
Purtroppo la caduta del governo non ci ha consentito di raggiungere questo traguardo ma il lavoro fin qui fatto non va disperso. Abbiamo oltre 1 miliardo di euro da utilizzare.
Patologie come parkinson o Alzheimer chiedono di essere prese in carico effettivamente e di non lasciare sole le famiglie. Tra l’altro c’è un punto sul quale riflettere e che rende ancora più urgente dotarsi di questa legge soprattutto in Calabria e al sud. Da noi le famiglie stanno cambiando profondamente, purtroppo sempre più spesso i figli sono fuori e si stabiliscono stabilmente lontano dai luoghi di residenza de propri genitori e questo fa si che l’invecchiamneto sia affrontato a differenza del passato in solitudine anche rispetto ai propri legami diretti.
Questa distanza fa si che le alternative diventino quasi obbligate: o struttura o sradicamento e noi dobbiamo fare in modo che invece le persone possano vivere quanto è più possibile nelle loro realtà offrendo servizi e sostegno.
Il covid colpendo in particolare gli anziani ci ha evidenziato quanto sia fragile questa fascia di età e quanto sia importante difenderla.
Avere più servizi, più assitenza domiciliare, più soostegni economici diventa fondamentale per affrontare questa che per l’andamento demografico del nostro Paese diventerà in pochi anni una delle priorità del Paese.
La nostra proposta è appunto quella di promuovere una maggiore integrazione sociosanitaria sul territorio e modulare una serie di servizi in grado di sostenere le famiglie che si trovano a dover affrontare il carico di una non autosufficienza.
E’ un avanzamento di civiltà che dobbiamo al nostro futuro per custodire il prezioso passato degli affetti.