Polistena, A 30 anni dalle stragi di mafia. Memoria operativa 18-19 luglio 2022

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Il 23 maggio ed il 19 luglio 1992 la mafia a Capaci ed in via D’Amelio a Palermo uccise i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
A 30 anni da quei tristi avvenimenti, nella convinzione che le idee di quegli uomini “continuano a camminare sulle nostre gambe”, la Parrocchia del Duomo cittadino, l’Associazione Il Samaritano ed il Coordinamento di Libera della Piana di Gioia Tauro hanno organizzato per oggi e domani – anniversario della strage di via D’Amelio – una serie di iniziative.
Sarà il vicepresidente dei Vescovi italiani e vescovo di Cassano allo Jonio, S.E. Mons. Francesco Savino il protagonista del primo evento previsto per oggi 18 luglio alle ore 21.30 in piazza della Repubblica nell’ambito della Festa patronale. A Mons. Savino è stato assegnato il compito di narrare l’impegno della Chiesa in questi 30 nella lotta alle mafie.
Domani 19 luglio nel pomeriggio saranno protagonisti i ragazzi che partecipano all’Estate Ragazzi. Alle 16.59 saranno interrotte le attività per un minuto di silenzio in ricordo della strage di via D’Amelio.
Alle 18.00 dalla sede dell’Estate ragazzi, organizzata dagli animatori e dai bambini, muoverà una Marcia silenziosa in ricordo delle vittime delle mafie. Alla marcia, aperta alla partecipazione di tutti i cittadini, sono invitati in modo particolare le autorità ed i genitori. La Marcia si concluderà in Piazza della Repubblica con una attività laboratoriale dei ragazzi e con l’intervento del Dott. Ottavio Sferlazza, già procuratore della Repubblica di Palmi.
Alle 22.00 in Piazza della Repubblica Cinemovel Foundation, per Libero Cinema in Libera Terra proietterà il film ”Nulla di sbagliato” di D. Barletti e G. Gianni
“Con tali iniziative – ha affermato don Pino Demasi – intendiamo rispondere innanzitutto al nostro dovere di trasmettere memoria alle giovani generazioni e nello stesso tempo di aiutarle a trasformare la memoria in impegno diventando protagonisti del cambiamento. Cambiamento possibile nel momento in cui diventa prioritaria la lotta per liberare il nostro Paese in generale ed il territorio della Piana di Gioia tauro in particolare, dalla proterva presenza della criminalità mafiosa.”