Il gruppo “Basta vittime sulla SS 106” scrive al presidente della Repubblica Napolitano

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Pugliese: “Credo sia fondamentale che tutte le parti interessate all’approvazione del progetto capiscano quanto i calabresi desiderano avere finalmente una infrastruttura che aspettano da poco meno di un secolo”

Il gruppo “Basta vittime sulla SS 106” scrive al presidente della Repubblica Napolitano

Pugliese: “Credo sia fondamentale che tutte le parti interessate all’approvazione del progetto capiscano quanto i calabresi desiderano avere finalmente una infrastruttura che aspettano da poco meno di un secolo”

 

 

Il gruppo “Basta Vittime Sulla
S.S. 106″ attraverso il suo fondatore, l’Ing. Fabio Pugliese ha inviato una
lettera al Presidente della Repubblica Napolitano e per conoscenza al Presidente
del Consiglio, al Ministro dell’Ambiente, al Ministro dei Trasporti e delle
Infrastrutture, al Ministro dei Beni, alla Struttura Tecnica di Missione del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti all’Ing. Ettore Incalza del
Ministero delle Infrastrutture, alla Direzione Generale per le Valutazioni
Ambientali – Divisione II Sistemi di Valutazione Ambientali del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Commissione
Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS del Ministero dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Direzione Generale per il
Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee del Ministero
dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, al Dirigente Responsabile
Ambiente, Territorio e Architettura dell’Anas Condirezione Generale Tecnica
Direzione Centrale Progettazione, all’ Ing. Aramini dell’Anas, al Presidente
della Regione Calabria, al Dipartimento Infrastrutture – Lavori Pubblici –
A.B.R. – Risorse Idriche della Regione Calabria, al Dipartimento Urbanistica e
Governo del Territorio della Regione Calabria, al Dipartimento Politiche
dell’Ambiente Settore n. 3 – Servizio n. 7 – Valutazione di Impatto Ambientale,
Autorità Regionale Ambientale (ARA) della Regione Calabria, all’Autorità di
Bacino della Regione Calabria ed ai comuni di Albidona, Amendolara, Cassano
allo Jonio, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Roseto Capo Spulico,
Trebisacce e Villapina.

Insieme alla lettera a
Napolitano, inoltre, sono stati inviati anche 5 allegati. Tra questi, spiccano le
prime 1.500 firme relative alla Petizione online per rendere giustizia alle vittime della
strada Statale 106 ionica calabrese che il gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.
106″ ha raccolto in appena un mese.

Altri allegati, invece,
riguardano un documentato rapporto sulle anomalie riscontrate sulle
osservazioni pervenute al Progetto Definitivo e sulle Integrazioni del 3°
Megalotto della S.S. 106; il testo integrale della Petizione online firmata,
appunto, da oltre 1.500 persone e l’osservazione (questa però favorevole), che
Pugliese ha inviato (con allegate 1.000 firme), al Ministero dell’Ambiente.

«Credo sia fondamentale – afferma
Pugliese – che tutte le parti interessate all’approvazione del progetto
capiscano quanto i calabresi desiderano avere finalmente una infrastruttura che
aspettano da poco meno di un secolo. L’opinione pubblica calabrese – ho modo
di averne riscontri quotidiani – è assolutamente favorevole alla Nuova 106 tra
Sibari e Roseto, inizia con più forza a sostenere ed apprezzare i sindaci
dell’alto ionio che sia nei fatti che nelle dichiarazioni alla stampa affermano
di volere l’inizio dei lavori e di volerli al più presto e che, soprattutto,
vogliono che la Calabria
possa avviare un processo di cambiamento che può essere avviato mediante la
realizzazione di quelle infrastrutture di cui la nostra amata regione è carente».

«Ritengo che questa iniziativa
sia tra le più importanti che ho voluto assumere insieme alle tantissime amiche
ed gli amici del gruppo “Basta Vittime della S.S. 106” perché è una operazione
che permette a tutti gli attori di questa importante vicenda, relativa alla
realizzazione della Nuova S.S. 106 tra Sibari e Roseto, di poter capire quanto per
tutti noi sia importante l’interesse generale della nostra regione».

«Noi – conclude Pugliese – saremo
al fianco di quanti lotteranno per vedere al più presto l’inizio dei lavori
della Nuova S.S. 106 tra Sibari e Roseto e faremo di tutto affinché ciò accada
in modo da entrare nella Storia di questa regione insieme ai sindaci dell’alto
ionio ed a quanti vogliono la realizzazione di questa opera importantissima».

I CONTENUTI DELLA MISSIVA

Nella lettera inviata stamane al
Presidente della Repubblica Napolitano sulla Nuova S.S. 106 Pugliese scrive che
attraverso il «Sistema Statistico
Nazionale di Localizzazione degli Incidenti Stradali dell’ACI ho potuto
rilevare che sulla S.S. 106 in Calabria dal 1996 ad oggi abbiamo avuto circa
9.000 sinistri e 24.000 feriti. Mentre le vittime sono 475. Quest’ultimo dato,
però, considera solo i deceduti sul colpo e non quelli che, invece, perdono la
vita dopo ore e/o giorni. Perché se consideriamo anche questi dal ’96 ad oggi
sulla “strada della morte” in Calabria abbiamo avuto oltre 600 vittime».

Ricorda l’ultima delle vittime
della “strada della morte” Nicola Renda, di 28 anni, deceduto a Guardavalle
(CZ) venerdì scorso e precisa
al Presidente che l’ultimo tentativo di ammodernare la S.S. 106 in Calabria risale
al 2007 quanto «il Prefetto Lisi
dichiarava per conto del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica
una serie svariata di interventi che il Ministero delle Infrastrutture,
appositamente interessato dal predetto Segretario Generale, avrebbe intrapreso
in favore di un ammodernamento della strada Statale 106 ionica calabrese che ad
oggi risultano ancora tutti non realizzati».

La lettera ricorda l’urgenza di
ammodernare la strada Statale 106 atteso che
«in moltissimi dei suoi tratti
presenta anomalie di progettazione evidenti e molte sono le illegalità diffuse
lungo questa importante arteria viaria»
che peraltro collega i calabresi anche «con
la povertà economica, con lo spopolamento (soprattutto giovanile), e la perdita
di comunità, con l’impoverimento culturale, con la perdita di modernità, con
la
fine di ogni futuro».

Nella lettera Pugliese denuncia
al Presidente le «”incredibili, inesatte
ed anomale” resistenze nate
nell’ambito dell’ammodernamento del 3° Megalotto della S.S. 106» con
l’invio di osservazioni ritenute «contrarie
all’interesse generale della nostra regione».

Al Presidente Napolitano si
chiede di sollecitare i «Ministeri
competenti (Ambiente, Infrastrutture e Beni, delle Attività Culturali),
affinché possa essere accelerato l’inizio dei lavori dell’opera atteso che è
stato già perso troppo tempo»; di informare la Procura della Repubblica
di Roma sulle osservazioni pervenute sia sul Progetto Definitivo dell’opera che
e sulle Integrazioni per verificare l’eventuale esistenza di estremi di
illegalità; di valutare «ulteriori azioni
affinché la prossima Conferenza dei Servizi che sarà determinante per l’avvio
dell’opera prevista per fine mese (inizi di agosto), possa determinare l’inizio
dei lavori di ammodernamento della strada Statale 106»; di adoperarsi
affinché possa prevalere «l’interesse generale
della regione Calabria e dell’Italia a scapito dell’interesse particolare».

Negli ultimi due punti della
lettera si chiede al Presidente Napolitano, infine, di sollecitare «il Governo affinché
sia ammodernata la
strada Statale 106 ionica calabrese» ed
affinché possa «nascere una commissione
parlamentare d’inchiesta che verifichi lo stato comatoso ed incivile nel quale
versa questa importante arteria viaria calabrese intervenendo attraverso le
autorità preposte al fine di onorare la memoria delle tante, troppe vittime
provocate da questa strada e delle tante, troppe famiglie che per merito della
“Strada della morte” hanno dovuto sopportare un dolore immenso amplificato dalla
solitudine a dall’assenza
delle Istituzioni tutte»

La lettera, infine, è stata corredata di ben 5 allegati e l’intero
pacchetto (ovviamente in formato digitale), è stato pubblicato online
all’interno del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106”.