A Roma la XX Giornata internazionale del genocidio dei Tutsi in Rwanda

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Il 7 aprile, nella Sala Protomoteca del Palazzo del Campidoglio, alle 9.30

A Roma la XX Giornata internazionale del genocidio dei Tutsi in Rwanda

Il 7 aprile, nella Sala Protomoteca del Palazzo del Campidoglio, alle 9.30

 

 

Il 7 aprile 2014, in occasione del Ventennale del Genocidio del Rwanda, Bene Rwanda Onlus organizza, presso la Sala Protomoteca del Palazzo del Campidoglio in Roma, una manifestazione pubblica per raccontare ciò che è accaduto nel 1994 in Rwanda e per riflettere sull’attuale emergenza delle guerre in Africa con la presenza di ospiti autorevoli fra cui Yolande Mukagasana, soppravvisuta al genocidio, scrittrice e vincitrice della mensione Unesco per l’educazione alla pace.
Il programma prevede un primo dibattito alle ore 9.30 moderato da Francoise Kankindi, presidente dell’associazione Bene Rwanda con la partecipazione di Gianluca Peciola, vice presidente Commisssione Cultura in Campidoglio, Lidia Ravera, assessore alle Politiche Culturali Regione Lazio, Fabio Graziosi, responsabile UNRIC per l’Italia, Paolo Ricca, presidente della Tavola Valdese, Francesco Alicicco, Console Onorario del Rwanda a Roma.
Alle 10.30 è previsto l’intervento di Yolande Mukagasana, soppravvisuta al genocidio, scrittrice e vincitrice della mensione Unesco per l’educazione alla pace.
A partire dalle 11.30 il dibattito, moderato da Federigo Argentieri, professore di Scienze Politiche alla John Cabot University, si focalizzerà maggiormente sugli aspetti internazionali e sul ruolo dell’Occidente con la partecipazione di Staffan De Mistura, vice ministro Affari Esteri, Karel Kovanda, vice direttore generale Commissione Europea.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, si aprirà una tavola rotonda moderata da Marie Claire Safari, Presidente dell’associazione Umubyeyi Mwiza, con la presenza del regista Alexandre Dauge-Roth, Daniele Scaglione, scrittore, Enzo M. Le Fevre Cervini, direttore Budapest Centre for the International Prevention of Genocide and Mass Atrocities, Milena Santerini, professore Università Cattolica di Milano.
La Giornata della Memoria si chiuderà, alle ore 17.00, con la presentazione e la proiezione in anteprima italiana del film, premio miglior documentario al Silicon Valley African Film Festival, La notte del Rwanda (95 min. sottotitoli in italiano) di Gilbert Ndahayo, sopravvissuto al genocidio che, presente alla proiezione, offrirà la sua testimonianza al pubblico.

Nell’estate del 1994, in Rwanda si consumava una delle più grandi tragedie della storia moderna: nel giro di tre mesi, tra il 6 aprile e il 19 luglio 1994, un milione di cittadini Tutsi e Hutu moderati venivano trucidati dagli estremisti appartenenti alla maggioranza Hutu. Un omicidio ogni dieci secondi avveniva sotto gli occhi indifferenti della comunità internazionale che ignorò le invocazioni d’aiuto del Generale Dallaire, comandante della missione di pace dell’Onu.
Bene Rwanda, che in lingua Kinyarwanda significa “figli del Rwanda”, è un’associazione “no profit” fondata e diretta da cittadini ruandesi, che risiedono e lavorano da anni in Italia, che conta fra i suoi membri anche moltissimi cittadini italiani. E’ dal 2006 che Bene Rwanda celebra a Roma la giornata della memoria per il genocidio del Rwanda avvelendosi dei patrocini del Comune di Roma, della Provincia di Roma, della Regione Lazio, dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e organizzando eventi in strutture quali la Casa della Memoria e il teatro Eliseo. Bene Rwanda ha sempre contato sulla partecipazione di personaggi di spicco del mondo dello spettacolo e della cultura italiana e internazionale come il premio Nobel Dario Fo, Jacopo Fo, Moni Ovadia, la menzione onorevole Unesco per la pace, Yolande Mukagasana, lo scrittore senegalese Boubacar Boris Diop, il giudice del Tribunale Penale Internazionale, Flavia Lattanzi. L’associazione è, inoltre, presente con i suoi membri, e in particolare con i sopravvissuti del genocidio, nelle scuole superiori di Roma per portare la testimonianza diretta dell’orrore di ogni guerra. Tutte le iniziative dell’associazione hanno ottenuto ampio successo di pubblico e grande attenzione mediatica così come documentato sul sito web www.benerwanda.org. Africani, italiani, ma anche cittadini palestinesi, libici, curdi, armeni, e molte altre diaspore hanno spesso trovato nelle giornate della memoria organizzate da Bene Rwanda la possibilità di unirsi in un abbraccio solidale e interculturale.