Morto a Cosenza l’arcivescovo Giuseppe Agostino. E’ stato vicepresidente della Cei
Mar 24, 2014 - redazione
Il presule è deceduto nel Seminario di Rende. Aveva 86 anni. Nato a Reggio Calabria aveva guidato le diocesi di Crotone e Cosenza ed era stato al vertice della Conferenza episcopale calabra, oltre che vicepresidente di quella nazionale. Il cordoglio del presidente della provincia di Crotone Zurlo, del rettore dell’Unical, dei vertici della Banca Mediocrati, degli esponenti del Pd Nicodemo Nazzareno Oliverio ed Ernesto Magorno, del consigliere regionale Naccari Carlizzi
E’ morto a Cosenza l’arcivescovo Giuseppe Agostino. E’ stato vicepresidente della Conferenza episcopale
Il presule è deceduto nel Seminario di Rende. Aveva 86 anni. Nato a Reggio Calabria aveva guidato le diocesi di Crotone e Cosenza ed era stato al vertice della Conferenza episcopale calabra, oltre che vicepresidente di quella nazionale. Il cordoglio del presidente della provincia di Crotone Zurlo, del rettore dell’Unical, dei vertici della Banca Mediocrati, degli esponenti Pd Nicodemo Nazzareno Oliverio ed Ernesto Magorno, del consigliere regionale Naccari Carlizzi
COSENZA – E’ morto stamattina a Cosenza l’arcivescovo Giuseppe Agostino. Aveva 86 anni ed era nato a Reggio Calabria. Si è spento nell’ospedale “Annunziata” di Cosenza, dove era stato ricoverato.
La diocesi bruzia ha reso noto che questa sera, nella cappella del seminario arcivescovile alle 21 si terrà una veglia di preghiera. Martedì, invece, dalle ore 9 sarà allestita in cattedrale la camera ardente fino alle 15.30 quando saranno celebrati i funerali. Nell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano Agostino aveva scelti di restare a vivere anche dopo averne lasciato la guida nel febbraio 2005. Il seminario di Rende era diventata la sua casa e ora la Chiesa cosentina, riferisce il testo della curia bruzia, «si unisce in preghiera ed è vicina ai suoi familiari ed in particolare a suor Pierluigia Guidolin, delle Suore della Divina Volontà, che lo ha amorevolmente assistito».
Prima del ministero episcopale a Cosenza, dove era arrivato il 6 giugno 1998, Agostino è stato pastore dell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina dove era arrivato subito dopo la consacrazione a vescovo avvenuta l’11 febbraio 1974, per volontà di papa Paolo VI. Fu il primo arcivescovo dopo la riorganizzazione che in origine vedeva la sede arcivescovile Santa Severina insieme a quelle vescovili di Crotone e Cariati.
Durante gli anni crotonesi, per lui sono arrivati anche gli incarichi di presidente della Conferenza episcopale calabra e di vice presidente della Cei. Fu lui ad accogliere Giovanni Paolo II che arrivò a Crotone nel 1984 in visita agli operai. E proprio tra gli operai Agostino guidò la vocazione di Giancarlo Maria Bregantini che in seguito consacrò prima sacerdote e poi vescovo.
Agostino invece era stato ordinato sacerdote il 15 luglio 1951 e il primo incarico da parroco lo ebbe nella chiesa di Maria Santissima Immacolata di Villa San Giovanni, dove rimase per circa due decenni. L’arcivescovo Giovanni Ferro lo scelse come suo vicario generale e fu lui, nel 1973 a comunicargli la notizia dell’elezione episcopale.
Il cordoglio di Zurlo
“Una grave perdita per la comunità cattolica e non solo. Una figura che ha lasciato un segno importante nella società crotonese, calabrese, meridionale, nazionale “. Così il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, commenta la scomparsa di Mons. Giuseppe Agostino arcivescovo emerito di Crotone e Santa Severina per 24 anni. “Una personalità forte della Chiesa italiana e della Cei per l’impegno, la determinazione, il coraggio della sua azione episcopale”.
Il cordoglio del rettore dell’Unical
Il magnifico rettore dell’Università della Calabria, prof. Gino Mirocle Crisci, appresa la morte dell’Arcivescovo emerito Monsignor Giuseppe Agostino, ha rilasciato la seguente dichiarazione: <<A nome di tutto l’Ateneo partecipo, con animo commosso, al dolore che ha colpito la Chiesa della nostra regione, per la morte di Mons. Giuseppe Agostino, indimenticato presule della Diocesi di Cosenza-Bisignano. Un autorevole esponente del clero calabrese, che ha saputo mettere in luce le sue straordinarie qualità umane e pastorali e il suo notevole valore intellettuale anche attraverso esperienze e responsabilità di rilievo nazionale, come la vice presidenza della Conferenza Episcopale Italiana. La comunità calabrese certamente conserverà un ricordo positivo del suo operato e dell’alto Magistero ecclesiale di cui si è reso protagonista, assumendo spesso posizioni coraggiose e difficile>>.
La Banca Mediocrati ricorda con affetto Mons. Giuseppe Agostino
Anche la BCC Mediocrati ricorda con affetto Mons. Giuseppe Agostino, Arcivescovo emerito di Cosenza, scomparso oggi all’età di 86 anni. “Mons. Agostino è sempre stato attento alle esigenze della Diocesi – ha commentato il presidente Nicola Paldino – soprattutto dei più bisognosi.
Noi abbiamo avuto la possibilità di ospitarlo il 29 aprile 2000, nel corso della prima assemblea della BCC Mediocrati. In quella occasione, rivolgendosi ai soci della banca, Mons. Agostino parlò di urgenze, quelle degli umili e di chi si trovava ai margini della società. Insieme, firmammo la convenzione per la costituzione della Fondazione antiusura intitolata alla memoria di Don Carlo De Cardona”.
La Banca partecipò all’iniziativa sin dalla sua costituzione, mettendo a disposizione un miliardo delle vecchie lire a tasso zero e permettendo alla Fondazione di operare e sostenere tanta gente in difficoltà, proteggendola dalla piaga endemica dell’usura”.
Grazie alla lungimiranza di Mons. Agostino, da quel giorno la Fondazione De Cardona è intervenuta in tante situazioni che, probabilmente, se non ci fosse stata, non avrebbero trovato soluzione.
Esprimendo il nostro cordoglio, formuliamo sentite condoglianze ai suoi familiari.
Il cordoglio dell’On Nicodemo Nazzareno Oliviero
Con la morte dell’arcivescovo emerito Giuseppe Agostino, padre Giuseppe come amava farsi chiamare, la Calabria perde uno dei suoi figli migliori! “Ho avuto modo di conoscere mons. Agostino, già da giovane impegnato nel laicato cattolico nel territorio crotonese. Il nostro rapporto si è consolidato durante la Sua lunga permanenza alla guida della Diocesi di Crotone-Santa Severina. In questa funzione pastorale, mons. Giuseppe Agostino, uomo di raffinata e vasta cultura, si è distinto nell’impegno a favore degli operai, nel momento di una drammatica de-industrializzazione della città pitagorica. Così come notevolissimo è stato il suo impegno contro i clan della ‘ndrangheta nel crotonese e per affermare i valori civili e religiosi della legalità.
Agostino è stato un vescovo amato in tutta Italia, anche per il suo ruolo di vicepresidente della CEI. Si è sempre distinto per il suo spirito aperto, attento alla Persona, sapendo sempre guardare avanti, cogliendo con anticipo i segni della prospettiva e del futuro. Sono sicuro che da oggi i Calabresi avranno un Santo in più in Paradiso”.
Il dolore di Magorno per la scomparsa di Monsignor Giuseppe Agostino
<<Ho appreso con profondo dolore la notizia della scomparsa di Monsignor Giuseppe Agostino e intendo esprimere i miei sentimenti di tristezza e di cordoglio per questa grande figura spirituale che oggi ci ha lasciati>>, lo dichiara il deputato e segretario del Partito Democratico calabrese Ernesto Magorno, che ricorda come <<Monsignor Agostino, già arcivescovo di Cosenza e Crotone, presidente della Conferenza episcopale calabra e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana è stato un grande Pastore ed uomo di Chiesa che ha saputo essere autenticamente vicino alla sofferenza degli ultimi, dei diseredati ed ha saputo, quando è stato necessario, assumere posizioni coraggiose di grande valenza civile rispetto ai mali che affliggono la nostra terra>>.
Il cordoglio di Naccari Carlizzi
Monsignor Giuseppe Agostino lascia una traccia di grande valore per la sua scelta di campo verso i deboli e i bisognosi. Gli incarichi rilevanti da lui ricevuti dalla Chiesa Italiana come vice presidente della Conferenza episcopale italiana e presidente della Conferenza episcopale calabra sono la testimonianza del valore intellettuale e pastorale del religioso e morale dell’uomo. Negli anni in cui ha ricoperto il delicato ufficio di Pastore della comunità, si è sempre contraddistinto per la sua
cultura lasciando una testimonianza negli innumerevoli scritti ed interventi raccolti nei volumi Dilatentur Spatia Caritatis che rappresentano una grande eredità di valori e una testimonianza storica e culturale per tutti i calabresi non solo per i credenti.
Con lui viene a mancare non solo un grande uomo di fede ma un autentico meridionalista appassionato quanto brillante da citare ad esempio per le nuove generazioni.
Demetrio Naccari Carlizzi, Consigliere regionale