Tagli al settore del trasporto pubblico locale, continua lo stato di agitazione in tutta la Calabria

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Fallisce il vertice tra l’assessore e i sindacati. Sono in atto il blocco dell’autostazione di Cosenza, la sospensione del servizio a Vibo e a Crotone. La zona di Palazzo Campanella a Reggio Calabria è stata circondata da 25 pullman. Sindacati: “Il taglio del 50% è una scelta irresponsabile”

Tagli al settore del tasporto pubblico locale, manifestazioni di protesta da parte dei lavoratori 

Fallisce il vertice tra l’assessore e i sindacati. Sono in atto il blocco dell’autostazione di Cosenza, la sospensione del servizio a Vibo e a Crotone. La zona di Palazzo Campanella a Reggio Calabria è stata circondata da 25 pullman. Sindacati: “Il taglio del 50% è una scelta irresponsabile”

 

 

CATANZARO – E’ stato confermato lo stato di agitazione del settore del trasporto pubblico locale in Calabria. A darne notizia sono i sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uitrasporti e Ugl Trasporti. “Dopo l’incontro avvenuto oggi tra le organizzazioni sindacali e l’Assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele – è scritto in una nota – le segreterie di categoria non si ritengono soddisfatte, poiché, rispetto a quando stabilito ieri tramite delibera regionale, non sono stati assunti degli impegni concreti. Proprio per questo motivo, lo stato di agitazione dell’intero settore del trasporto pubblico locale proseguirà in tutta la regione, anche attraverso manifestazioni e/o iniziative più incisive. Una forma di protesta che rimarrà in atto sin quando i lavoratori e i sindacati non otterranno delle reali e tangibili risposte da parte del presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti”. 

 

Si sta valutando «ogni possibile iniziativa compatibile per reperire le risorse necessarie per la copertura dei servizi» e per far fronte all’ergenza che si delinea nel settore del trasporto pubblico calabrese. Lo afferma l’assessore regionale Luigi Fedele, esprimendo rammarico per la situazione che si è creata e che sta paralizzando gran parte della regione. Ma l’incontro tra l’esponente di giunta e i rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uitrasporti e Ugl Trasporti è stato giudicato deludente dalle sigle sindacali che quindi confermano lo stato d’agitazione «anche attraverso manifestazioni e iniziative più incisive». Una forma di protesta che, annunciano «rimarrà in atto sin quando i lavoratori e i sindacati non otterranno delle reali e tangibili risposte da parte del presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti».
BLOCCHI DI PULLMAN E PROTESTE – La Calabria insorge davanti alla prospettiva di un taglio consistente al servizio pubblico. Manifestazioni di protesta in tutta la regione, in particolare a a Cosenza, dove è stata bloccata l’autostazione causando un intasamento per tutto il traffico cittadino. Circa duecento gli autisti coinvolti e non intendono sospendere la protesta, nonostante la richiesta del prefetto. A Reggio, invece, alcuni bus si sono fermati davanti alla sede del Consiglio Regionale. Altri automezzi sono attesi per le prossime ore in concomitanza con la riunione dell’assemblea calabrese. Mentre risultano sospesi i servizi a Vibo Valentia e Crotone.
L’ALLARME DEL SINDACATO – La Filt Cgil lancia l’allarme: «Questa volta la Giunta Regionale della Calabria ci ha davvero sorpreso. Neanche noi, che pur avevamo lanciato l’allarme di un taglio del 30% dei servizi di trasporto pubblico in Calabria, ci aspettavamo un accanimento così feroce nei confronti dei lavoratori e dei cittadini calabresi. Infatti, la delibera sul TPL approvata ieri in Giunta – evidenzia il sindacato – certifica addirittura un taglio del 50% dal prossimo mese di agosto. In pratica significa tagliare una corsa su due e mette in discussione servizi e livelli occupazionali. E’ assurdo ed insopportabile».
«La mobilitazione, la protesta e i blocchi che a Reggio, Cosenza, Crotone, Catanzaro ed in altre zone della Calabria si stanno effettuando in queste ore da parte dei lavoratori – sottolinea il sindacato – hanno, quindi, giuste e motivate ragioni. La Filt-CGIL della Calabria sostiene con convinzione la lotta dei lavoratori e chiede al governo regionale l’immediato ritiro della delibera, lo stanziamento di 40 milioni di euro per mantenere i servizi di trasporto pubblico e l’avvio di una riforma seria del settore. Ora la situazione è allarmante e non più gestibile. Per questo chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo con il presidente della Giunta regionale, l’assessore al bilancio e quello ai trasporti. Alla Giunta regionale – conclude la nota – diciamo che continuare a scherzare ancora è davvero irresponsabile».
«COMPRENDIAMO I LAVORATORI» – Da parte sua l’assessore interviene affermando: «Comprendiamo le rimostranze dei lavoratori delle aziende di trasporto – sottolinea Fedele – e siamo ben consapevoli delle notevoli difficoltà e dei forti disagi in cui versa l’intero settore. Analogamente, però, questo assessorato è totalmente impegnato attraverso la ricerca, l’analisi e la disamina di diverse alternative che possano fornire una valida risposta alle problematiche che necessitano di interventi urgenti».

SINDACATI: IL TAGLIO DEL 50% SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E’ UNA SCELTA IRRESPONSABILE

Le Segreterie Regionali, a seguito del provvedimento della Giunta Regionale del 20 maggio 2013, nella quale è previsto un taglio lineare del 50% dei servizi sul Trasporto Pubblico Locale, considerano questa scelta irresponsabile ed incomprensibile per le conseguenze che la stessa avrà sulla tenuta occupazionale nel settore e anche per gli effetti sociali sulla popolazione calabrese.
Il sistema dei trasporti è il settore che maggiormente sta pagando il prezzo più alto a seguito della crisi economica e sociale del Paese.
Alle scelte sbagliate da parte del Governo Nazionale, non si possono aggiungere anche decisioni scellerate da parte del Governo Regionale che – con la delibera di Giunta e senza nessun confronto con le parti sociali e in assenza di alcuna idea di razionalizzazione del sistema – metterà in ginocchio il trasporto nella nostra regione.
Sarebbe opportuno che, soprattutto in questa fase, la Regione Calabria pensasse al Trasporto Pubblico Locale non come un centro di costo ma, soprattutto, come una reale opportunità di sviluppo e crescita nel nostro territorio Regionale.
Tutto questo dovrebbe imporre alla politica scelte incentivanti per favorire l’utilizzo del mezzo pubblico rispetto a quello individuale, ma se a ciò si risponde invece con ulteriori tagli Regionali al Trasporto Pubblico Locale, francamente non ne comprendiamo la logica politica, se non una scarsa sensibilità ai problemi reali della regione.
Questi tagli non potranno che produrre effetti drammatici sui livelli occupazionali del comparto. Circa 1000 unità lavorative rischierebbero infatti di venire espulse dal processo produttivo ed inoltre ciò produrrebbe un’offerta sempre più marginale e quindi ancora un ulteriore arretramento sul piano dei servizi e della mobilità dei cittadini Calabresi, soprattutto di quelle fasce più deboli del nostro territorio (pendolari e studenti), i quali saranno costretti, in questa fase di impoverimento generalizzato, a pagarne il costo più alto.
In ragione di quanto sopra, le Scriventi chiedono quindi il ritiro immediato della delibera regionale, e nel contempo sollecitano un urgente incontro con il Governo regionale unitamente alle Associazione delle imprese per il ripristino dei servizi essenziali alla mobilità regionale.
Altresì le Scriventi denunciano che questa delibera sta già determinando spontanee mobilitazioni dei lavoratori e tensioni sociali sul territorio calabrese che, se non governate, rischiano di assumere connotazioni di ribellismo generalizzato con conseguenze sia sul diritto alla mobilità che fenomeni negativi di ordine pubblico.

Le Segreterie Regionali

FILT CGIL (Costantino)

FIT CISL (Fiorenza)

UIL Trasporti (Bartolo)

UGL (Giaimo)