Il dg rossoblù rimarca il progetto portato avanti l’estate scorsa
Vibonese, Mercuri punta sui giovani
Il dg rossoblù rimarca il progetto portato avanti l’estate scorsa
Si ricomincia. Con l’obiettivo di cancellare il black out iniziale di Giulianova, di lavorare duramente per correggere gli errori commessi. In casa rossoblù si pensa già al Chiesti, prossimo avversario, da affrontare anche questo in trasferta.
Intanto a parlare è il direttore generale Francesco Mercuri. Da quest’anno nuovo socio della Vibonese, il dirigente rossoblù è voluto intervenire per chiarire alcuni aspetti, che sono alla base del progetto stilato la scorsa estate.
«Questa squadra – attacca subito Mercuri– può giocare tranquillamente con cinque ed anche sei under più Doukara e questa è la mia opinione personale. Avere in campo sette, otto giocatori di esperienza non è sinonimo di vittoria. I nostri giovani, poi, sono tutti di qualità, stanno crescendo e ci stanno dando e ci daranno grandi soddisfazioni. D’altra parte, e questo lo ricordo a chi arriva puntualmente a emettere conclusioni affrettate o a fare commenti che ritengo inappropriati, la scorsa estate vecchi e nuovi soci abbiamo sposato il progetto teso a far crescere i giovani ed a puntare soprattutto sugli under. E’ questo il solo modo che la Vibonese ha per mantenersi nei professionisti. Se poi qualcuno pensa di avere trovato un’altra soluzione e ce la vuole venire a spiegare oppure vuole venire al nostro posto, le porte sono sempre aperte».
Il direttore generale rimarca il “progetto giovani” sposato la scorsa estate: «Parlo a titolo personale e dico che sono abituato a ragionare nel lungo periodo e non nel breve. Qui c’è una società che non può permettersi certe scelte. Ci si è forse dimenticati che la scorsa estate si è rischiato di non iscriversi? L’ingresso di nuovi soci, il ritorno di altri, la permanenza di chi c’era prima ha consentito alla Vibonese di andare avanti, ma bisogna pure confrontarsi con la realtà. Non dico queste cose perché pretenda gratitudine infinita. Faccio ciò solo per passione e lo stesso vale per gli altri soci, però posso assicurare che non è facile gestire una società e che per farlo bisogna puntare fortemente sui giovani. Altrimenti di questi tempi, in queste categorie, non si sopravvive. Siamo una società seria. Rispettiamo gli accordi e gli impegni e lo dimostra il fatto che non abbiamo subito punti di penalizzazione, al contrario di altri».
Quindi Francesco Mercuri specifica che «nessuno, al nostro interno, si è mai cullato o ha usato toni trionfalistici. Abbiamo preferito, invece, usare sempre il basso profilo, perché sappiamo perfettamente che il campionato finisce ad aprile e che per la salvezza occorrerà ancora soffrire».
La conclusione è per l’ambiente rossoblù: «Ringrazio di cuore chi ci sostiene, chi ci dà una mano, anche chi ci dà una pacca sulle spalle e pure chi ci critica, purché sia animato da spirito costruttivo. Noto, però, che c’è sempre qualcuno che pensa di saperla lunga o che mostra una certa prevenzione nei nostri riguardi e questo non mi sta bene. Nelle cose ci vuole equilibrio. I nostri giocatori non erano fenomeni prima e non sono brocchi adesso. Diamogli fiducia. I conti si fanno alla fine».