Taurianova, presentato il libro “Mi rimetto in gioco”: una magia di ritorno, inclusione e rinascita per l’ultimo incontro di Parole d’Autunno 

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Si è rivelato un particolarissimo scrigno di magie l’ultimo incontro della rassegna letteraria Parole d’Autunno, grazie anche agli “eventi nell’evento” che, nell’antivigilia di Natale, hanno accompagnato la presentazione del libro Mi rimetto in gioco nella biblioteca comunale “Antonio Renda”, gremita come mai prima.

Ad aprire la serata è stata la stessa Maria Agostino, che ha iniziato a svelare i molteplici significati – intimi e pubblici – racchiusi nel suo racconto, confessando come da vent’anni non trascorresse le festività natalizie nella sua terra d’origine.

Un ritorno simbolico e profondamente emotivo, reso possibile dall’invito dell’assessore alla Cultura Maria Fedele, che ha dialogato con l’autrice insieme all’assessore regionale Eulalia Micheli, dando vita a un confronto intenso con la campionessa paralimpica di sitting volley.

Da questo primo segno speciale ne sono scaturiti molti altri. Tra i momenti più toccanti, l’abbraccio dei compagni della V C, che nel 1997 si diplomarono con lei all’istituto Gemelli-Careri. Attraverso l’intervento di Diletta Fazzalari, il gruppo ha ricordato «l’ammirazione che già allora Maria suscitava per la sua capacità di resistenza», in una vita – come si legge nella quarta di copertina del libro edito da Kriss – segnata da 51 interventi chirurgici, dall’uso di protesi agli arti inferiori e dalla scelta di trasferirsi in Emilia-Romagna.

A Parma, infatti, Agostino ha costruito il suo percorso umano e professionale, mettendo sù famiglia e dedicandosi allo sport fino a raggiungere traguardi importanti anche a livello europeo.

Tra le “magie” di questo speciale ritorno a casa, sollecitato proprio dalla scrittura del libro, non poteva mancare la dimensione dell’impegno altruistico verso la propria comunità d’origine. «Mi sono messa al servizio dopo aver conquistato equilibri sofferti, senza nascondere le mie fragilità», ha spiegato l’autrice, oggi moglie e madre. A questo proposito è intervenuta Anna Maria Fazzari, presidente della Consulta delle Associazioni, raccontando di essere stata contattata da Maria Agostino – che non conosceva personalmente – per complimentarsi dell’iniziativa Giochi senza barriere, promossa dall’associazione Abbadia nella frazione di San Martino, dove l’autrice è cresciuta.

Un vero e proprio effetto domino positivo in tema di educazione contro i pregiudizi e di pedagogia dell’inclusione attraverso lo sport, che l’assessore regionale Micheli, nella sua doppia veste di delegata alla Pubblica Istruzione e allo Sport, ha rilanciato sottolineandone il valore universale. «Questo libro – ha affermato – non parla solo a chi vive una disabilità fisica, ma invita chiunque a confrontarsi con i propri limiti e a ripartire da un personale concetto di normalità». Da qui la proposta di promuoverne la lettura nelle scuole.

Un invito accolto dall’assessore Fedele, che ha definito Mi rimetto in gioco «un atto di verità e una dimostrazione di resistenza, capace di trasformare il problema in risorsa», annunciando l’intenzione del Comune di dotare gli istituti scolastici taurianovesi del volume e di ospitare nuovamente l’autrice nella rassegna primaverile Taurianova Legge.

Sono intervenuti anche gli assessori Angela Crea, che ha accostato la biografia di Maria Agostino a quella della campionessa paralimpica taurianovese Enza Petrilli, anch’essa impegnata nel dialogo con gli studenti, e Massimo Grimaldi, che ha definito la lettura del libro «un gesto d’amore per la vita».

Parlando della pubblicazione – nata dal dialogo con il giornalista Andrea Del Bue, con la prefazione del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e la postfazione di Paolo Barilla, manager del gruppo industriale per cui l’atleta lavora – Agostino ha raccontato di essere arrivata «a fare pace con il mio corpo dopo la nascita di mio figlio, grazie all’amore di mio marito. Dieci anni fa, poi, iniziando a fare sport, ho capito che potevo completarmi ancora, aggiungendo un ulteriore equilibrio a quelli già conquistati nella famiglia e nel lavoro».

Una storia di resistenza a lieto fine, contro i limiti fisici e i pregiudizi mentali, che il sindaco Roy Biasi, nel suo indirizzo di saluto, ha voluto accostare a quella della Taurianova di questi anni: «Una città che non si è rassegnata, che si è lasciata alle spalle gli anni bui e che, anche grazie all’impegno nel settore della cultura, vive oggi una rinascita carica di speranza. La riapertura, dopo sette anni, della biblioteca comunale rappresenta un segno di questa rinascita, analoga per intensità a quella che Maria Agostino ha saputo costruire nella sua vita».

La serata si è conclusa nel segno della bellezza e della socialità con la consegna di uno speciale riconoscimento alla giovane Mariapia Matalone, autentica “divoratrice di libri”: solo nel 2025 ha totalizzato oltre 200 prestiti dalla biblioteca “Antonio Renda”, meritando così l’attestato di testimonial della crescita culturale resa possibile dai nuovi servizi messi a disposizione dal Comune dopo l’anno da Capitale Italiana del Libro.