Taurianova nel decreto Caivano bis, sopralluogo dell’ufficio del Commissario per affiancare Rosarno e San Ferdinando in nome di problemi e progetti comuni      

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Servizi e opere già attivati dal Comune di Taurianova per l’integrazione dei migranti regolari, ma anche progetti nascenti frutto della collaborazione con le amministrazioni comunali contigue di Rosarno e San Ferdinando, possono legittimare l’allargamento alla realtà taurianovese degli effetti prodotti dal cosiddetto decreto “Caivano bis”.

È con questa convinzione, condivisa con la prefettura di Reggio Calabria, che il sindaco Roy Biasi e Mauro Casinghini – direttore della struttura dell’Ufficio del Commissario straordinario nato per replicare in tutt’Italia quanto fatto dal Governo nella cittadina del Napoletano per riqualificare il tessuto urbano e prevenire fenomeni sociali distorsivi – hanno avuto un primo incontro per gettare le basi tecniche ed operative della nuova collaborazione, all’esito dell’espressa richiesta di coinvolgimento che in questo senso il Prefetto Clara Vaccaro aveva inoltrato al commissario Fabio Ciciliano.

Il vertice svoltosi nel municipio si è poi concluso con un sopralluogo presso il Borgo Sociale sito in contrada Russo, dove attualmente sono ospitati 96 migranti all’interno di 24 moduli abitativi.

E proprio dalle necessità ulteriori della struttura inaugurata lo scorso anno dal primo cittadino e dal prefetto Vaccaro, è partito il sindaco Biasi nella sua disamina delle ragioni amministrative e politiche che giustificano la prospettiva di un necessario, ineludibile, futuro e circoscritto intervento di miglioramento finalizzato al superamento condiviso del degrado sociale causato dall’emergenza migranti nei 3 comuni della Piana di Gioia Tauro e giustificato dalla coerenza con le risposte che il Governo Meloni vuole dare a Rosarno e San Ferdinando, gli unici centri calabresi tra le 7 aree del Paese destinatari di risorse.

Il sindaco Biasi, assistito sia nella riunione che nel sopralluogo dall’assessore all’Immigrazione Maria Fedele, nonché dal responsabile dell’Ufficio tecnico Antonino Bernava e dal referente unico del progetto Fami  Su.Pr. Eme 2, Amato Paiano, dopo aver ricordato le altre buone pratiche attivate nel campo dell’integrazione – con la nascita di un Polo Sociale Integrato che offre servizi mirati alla popolazione straniera e dell’Agenzia dell’Abitare che promuove attraverso dei voucher l’affitto calmierato di case nel centro urbano – ha sottolineato l’importante collaborazione già in corso fra i 3 comuni, destinatari di un finanziamento condiviso – con Taurianova capofila – nell’ambito del progetto ministeriale Fami-Su. Pre. Me. 2 per il contrasto al caporalato.

La visita nel Borgo Sociale, la struttura nata su un terreno confiscato alla mafia – che ha propiziato la chiusura dell’accampamento informale e abusivo che i migranti avevano creato nella zona dopo i “fatti di Rosarno” del 2010 – ha offerto la possibilità di analizzare de visu la collaborazione virtuosa che il Comune ha attivato con la prefettura di Reggio Calabria, con la Regione Calabria, con il partner tecnico del programma Consorzio Nova  e gli affidatari del servizio, il consorzio Macramè-Promidea.

Al fine di favorire la disamina sulla fattibilità tecnica ed economica degli interventi migliorativi possibili, e convenendo sulla contiguità geografica e osmotica della situazione taurianovese rispetto alla marginalità sociale prodotta nelle due “periferie” della Piana di Gioia Tauro che il decreto ministeriale si ripromette di risolvere a Rosarno e San Ferdinando, i tecnici comunali Bernava e Paiano si sono impegnati a stilare una seconda relazione che focalizza i temi efficientamento/autonomia energetica dell’insediamento abitativo di contrada Russo, della maggiore razionalizzazione degli spazi condivisi nella struttura e del miglioramento della fruizione degli alloggi messi a disposizione dei migranti regolari dietro il pagamento di un affitto poco più che simbolico, confermando comunque la transitorietà della soluzione abitativa.