Taurianova. Marafioti (Pd) a muso duro contro il sindaco Biasi, “Quadro finanziario allarmante e drammatico con un debito di tre milioni di euro: incapacità e inefficienza del sindaco di controllare le spese”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Il 29 Maggio, in Consiglio Comunale, s’è discusso del Rendiconto di Gestione per l’esercizio finanziario 2024 del nostro Comune, un documento che, lungi dall’essere una mera formalità contabile, dipinge un quadro finanziario a dir poco allarmante, una fotografia impietosa dello stato di salute delle casse comunali sotto l’amministrazione Biasi. Non possiamo limitarci a prendere atto dei numeri; dobbiamo analizzarli con occhio critico, evidenziare le responsabilità e pretendere un immediato cambio di rotta. A sentir Biasi, il bilancio si chiude formalmente con un risultato positivo, nell’ultimo disperato tentativo di giustifacare il peggior debito mai registrato dal nostro comune in tutta la sua storia. La realtà, nei fatti, è ben diversa, è drammatica. Perché il dato che ci deve preoccupare, quello che pesa come un macigno sul futuro della nostra comunità, è la parte disponibile di questo risultato: un disavanzo di amministrazione pari a ben € 2.928.530,15. Quasi TRE MILIONI di euro in rosso, questa è la cifra che manca per garantire l’equilibrio finanziario libero da vincoli e accantonamenti. E la cosa più grave, la cosa inaccettabile, è che la stragrande maggioranza di questo disavanzo, € 2.778.803,06, è stata generata dalla gestione di QUESTO esercizio 2024. Un solo anno di attività, il primo anno dopo essere usciti dal dissesto ( ratificato nel 2017 ma provocato da debiti precedenti, comunque sempre delle amministrazioni Biasi). Il debito di ora non è dunque una pesante eredità dal passato remoto, solo una minima parte, € 149.727,09 non ripianata dal 2023, quindi sempre amministrazione Biasi; ne consegue dunque che questo disavanzo è il risultato diretto, palpabile e disastroso dell’amministrazione Biasi. Le conseguenze di questo fallimento amministrativo sono chiare e ricadranno sulle spalle della cittadinanza. Questo enorme disavanzo DEVE essere ripianato. E non potendo farlo immediatamente per la sua entità, si propone un piano di ripiano spalmato sui prossimi tre anni: 385 mila euro nel 2025, oltre 1 milione e 200 mila euro nel 2026 e quasi 1 milione e 330 mila euro nel 2027. Questo significa che per i prossimi anni, risorse che potrebbero essere investite in servizi, opere pubbliche, sostegno sociale, dovranno invece essere utilizzate per coprire i buchi creati da questa gestione dissennata. Inoltre, il Sindaco Biasi decide di impegnare nel 2025 385 mila euro, mentre negli anni successivi molto di più, quasi come a dire:” nel 2026 non ci sarò io, quindi il problema lo lascio agli altri”. Ma come si è arrivati a un simile disastro? Dobbiamo guardare alle spese, all’incapacità di controllare i costi e all’inefficienza che traspare dai documenti. Se è vero che la raccolta delle entrate tributarie accertate è stata ben al di sotto delle previsioni definitive (-42,31%) è altrettanto vero che questo è segno di previsioni irrealistiche, non di inefficacia nella riscossione. Le cifre che il Sindaco Biasi aveva “preventivato” sono sproporzionate, eccessivamente pompate, il tutto al sol scopo di avere la possibilità di “impegnare” più soldi. Il Rendiconto evidenzia, però la realtà. La realtà è che dali accertamenti quei soldi non esistono, ed inoltre evidenzia l’aumento complessivo delle spese correnti rispetto agli anni precedenti. Le spese impegnate, a fronte di entrate insufficienti, hanno portato al disavanzo. Il Conto Economico ci offre un’ulteriore, desolante conferma. Si chiude con un risultato economico NEGATIVO per € 1.458.221,77. La Relazione sulla Gestione AMMETTE candidamente che questo risultato è “influenzato principalmente da una significativa gestione straordinaria negativa e dall’incremento complessivo delle voci di costo”. L’incremento dei costi! Ecco un punto cruciale. Una “significativa gestione straordinaria negativa” che incide in negativo per oltre-€ 1.268.980,73 sul risultato economico. La Relazione parla di “Sopravvenienze passive e insussistenze dell’attivo” per oltre € 1.570.829,35. Termini tecnici che significano, in soldoni, che sono emersi costi imprevisti, perdite, svalutazioni, o che passività precedentemente sottostimate si sono rivelate molto più onerose. Cosa si nasconde dietro queste cifre astronomiche? Quali scheletri sono saltati fuori dall’armadio della gestione? I cittadini hanno diritto di saperlo. Ci viene detto che l’ente, formalmente, “non è strutturalmente deficitario”. Un’affermazione che suona quasi come una beffa di fronte a un disavanzo disponibile di quasi 3 milioni di euro! Forse l’amministrazione si nasconde dietro un cavillo burocratico. Ma la realtà è che un disavanzo di questa portata è un segnale di profondo squilibrio strutturale nella capacità di gestire entrate e uscite. La stessa Relazione, contraddicendosi o forse ammettendo implicitamente la gravità, riconosce che è “importante che nell’esercizio in corso (2024) venga ripristinato un valore non negativo in tutti gli indicatori. Più semplicemente: DOBBIAMO RIPAGARE IL DEBITO, ciò significa che il comune nelle prossime tre annualità dovrà cercare di risparmiare e trovare capitale che possa ripianare un debito che loro stessi hanno generato con una gestione folle dei conti. Aparer mio anche solo presentarsi nell’Aula con questo Rendiconto è pura follia, figuriamoci votarlo. I Consiglieri di maggioranza, come sempre ciechi e proni alla Giunta non hanno nemmeno commentato il documento, non hanno aggiunto nulla a loro difesa, non hanno minimamente valutato l’impatto che questa situazione avrà sulle spalle dei cittadini. L’Assessore Fedele non si è presentata in Consiglio, l’Assessore Grimaldi non ha commentato, solo il Sindaco ha tentato l’ultima imbarazzate arrampicata sugli specchi. Questo bilancio è il manifesto dell’inefficienza, dello sperpero e dell’incapacità di pianificare e controllare. La maggioranza ha ufficialmente ratificato un debito enorme contratto sulla pelle dei cittadini. Questo disavanzo non è piovuto dal cielo; è stato generato da loro, dalle decisioni prese (o non prese) nell’aula o negli uffici comunali. Carte alla mano, parafrasando Roy Biasi che tempo fa in merito all’annosa questione della potabilità dell’acqua mi rispose che “sostanzialmente è potabile, ma formalmente non lo può dichiarare”, anche io oggi posso dire con estrema sicurezza che il nostro Comune è: “sostanzialemente in dissesto” ma “formalmente” Biasi non lo dichiara.

Simone Marafioti- Capogruppo PD di Taurianova, circolo “Walter Schepis”.