Taurianova, “Jatrinoli” AD 2025: Se questo è un cimitero… (o cosa?)

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“Nostalgia della vita in me riaffiora e fa triste la tomba che mi onora”, questa frase, è un epitaffio scritto nella tomba del poeta, definito “dolce”, Sandro Penna. Uno dei più grandi poeti italiani del novecento, dimenticato o raramente ricordato (e noi cerchiamo con qualche citazione di essere al passo con i tempi “acculturati” della città). Ma nel caso che stiamo trattando, la “tristezza” non è solo della tomba, ma di un luogo dove chi “riposa in pace” dovrebbe quantomeno essere salvaguardato nella sua dignità, così come si dovrebbe stare più attenti alle condizioni reali di una città che presenta dei problemi (mai risolti), ma che con un po’ di volontà, coraggio e meno indifferenza si potrebbe ottenere qualcosa di buono, ma soprattutto di utile, rispetto ad altre questioni tra sfilate, passerelle e “outfit” da imbarcadèro. E non a degli “spettacoli” indecorosi contraddistinti da forti condizioni di abbandono e degrado.

Esattamente cinque anni fa, trattammo la questione cimitero “Jatrinoli” e c’era in quel periodo il commissario prefettizio dott.ssa Surace, e avevamo segnalato alcune criticità in merito all’indifferenza in cui versava quel luogo, abbandonato e pieno di sterpaglie nonché un’assente cura per quanto riguarda la pulizia e soprattutto, lapidi nascoste da una simil foresta di erba altissima. Segno che l’incuria regnasse sovrana, oggi, ahimè, abbiamo ulteriormente constatato che non si è trattato di un caso isolato, ma l’indifferenza insieme all’incuria di quel luogo sono predominanti e molto presenti tra lapidi e pianti.

All’epoca, parliamo del gennaio del 2020, dopo la nostra denuncia, quel luogo splendeva di pulizia dopo un paio di giorni, in quanto il commissario Surace aveva posto rimedio immediatamente, e come per magia quei rifiuti mai ritirati, si sono volatizzati come se non fossero mai esistiti. Era ritornato tutto nella normalità (o quasi). Ma ad oggi così non è (sic!). E stiamo anche seriamente sospettando che all’epoca fu un attimo fugace destinato a combaciare con l’effimero e con il ritorno della “politica” alla guida amministrativa della città (lo avevamo scritto anche 5 anni fa e lo ribadiamo fermamente anche adesso).

Un cimitero è un luogo importante per una città, è quel luogo dove sono conservati ricordi, attimi di vita, la storia degli uomini, la storia della città. Constatare che ancora oggi, nel terzo millennio, che il cimitero di Jatrinoli sta nelle condizioni di quello che si vede nelle immagini fotografiche, crea tanta, ma tanta tristezza mista ad una vergognosa indignazione. Oltre a non fare a meno di non parlare delle condizioni strutturali carenti e diciamolo pure “cadenti”.

Noi non vogliamo far parte di quelli (tanti, dobbiamo dire), che reputano il cimitero di Jatrinoli di “serie B” rispetto a quello di Radicena, non lo vogliamo e ci rifiutiamo altresì di pensarlo… no, assolutamente, giammai e chi si permetterebbe. Però, visto che siamo stati inondati di messaggi e di fotografie (e siamo anche a stomaco vuoto), mentre sui social si sta creando un pandemonio di indignazione in merito all’incuria cimiteriale, chiediamo semplicemente: ma è normale tutto questo? È normale che un cimitero sia indegnamente, indecorosamente e vergognosamente in quelle condizioni?