Talerico (FI), “Istituita in Calabria la Rete dei Borghi”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Dopo la Legge sul Turismo su Camping e Villaggi turistici o ritenuto di dare il mio contributo anche per la istituzione in Calabria della Rete dei Borghi approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 27 maggio 2025.

Era giusto investire sul cuore più autentico del nostro territorio: non solo nei piccoli paesi, ma anche nei centri storici di ogni Comune, per incidere sulla programmazione turistica e sulle nuove opportunità di lavoro.

È questa la visione che accompagna la nascita della Rete dei Borghi, un progetto regionale che punta in particolare a valorizzare i piccoli comuni di mare e montagna, spesso dimenticati ma ricchi di storia, cultura e bellezze naturali. Un’iniziativa che si intreccia con la recente legge sul turismo all’aria aperta, dando forma a una nuova strategia di sviluppo locale.

Un patrimonio diffuso che ritorna al centro delle politiche regionali, per dar anche risposta allo spopolamento di questi piccoli centri che sono invece capaci di offrire un’esperienza autentica, a misura d’uomo. La nuova rete ha l’obiettivo di mettere in connessione questi luoghi, favorendo interventi di riqualificazione urbana, sostegno alle attività locali e promozione turistica integrata.

I borghi diventano così snodi fondamentali per un turismo che non consuma, ma valorizza.

Non è solo un progetto culturale, ma una leva economica concreta, spiegano i promotori.

Un turismo outdoor con nuove leggi che cambiano lo scenario che riconoscono ed incentivano forme di vacanza alternative: campeggi, cammini, ciclovie, glamping, agriturismi e ospitalità diffusa. Un’opportunità perfetta per i piccoli centri, immersi nella natura e capaci di offrire esperienze autentiche lontane dai circuiti di massa e che diventano attrattivi anche perché tradotti in veri e propri nuovi attrattori.

Questa forma di turismo, in crescita costante, si integra perfettamente con la missione della Rete dei Borghi: valorizzare il territorio con uno sviluppo sostenibile e rispettoso.

Quindi più lavoro, più servizi, più vita nei territori con nuove prospettive occupazionali poiché la rinascita dei borghi potrà generare nuovi posti di lavoro nei settori dell’ospitalità, dell’artigianato, della manutenzione del territorio, dei servizi turistici e culturali. Ma anche nelle nuove professioni legate al digitale: marketing territoriale, coworking rurali, accoglienza di nomadi digitali.

Si introducono nuovi orizzonti anche per chi vuole fare impresa in Calabria e vuole investire in settori che diventeranno strategici.

Gli incentivi pubblici e privati, insieme al supporto del PNRR e della Regione, stanno già favorendo la nascita di nuove imprese locali e cooperative di comunità. In molti borghi verranno aperte nuove botteghe, strutture ricettive, laboratori di trasformazione agroalimentare.

Ecco perché tornare a far rivivere i piccoli centri è una sfida possibile.

In un’epoca segnata da crisi ambientali e sociali, i borghi rappresentano una risposta concreta. Sono luoghi dove sperimentare un nuovo modello di vita: più lento, più verde, più solidale.

E oggi, grazie a connessioni digitali sempre più efficienti, potremmo diventare anche più attrattivi per chi lavora da remoto, potendo incentivare anche le grandi aziende del nord (che abbatterebbero alcuni costi) a favorire lo smart working, per provocare un ritorno in Calabria di tanti nostri giovani o famiglie o per stimolare nuovi arrivi non solo stagionali.

Con la Rete dei Borghi e la nuova legge sul turismo all’aria aperta, la Calabria riscopre il valore dei suoi territori minori. Un’alleanza tra cultura, natura ed economia locale che può diventare motore di rilancio, innovazione e occupazione. Non solo per i turisti, ma per chi sogna di ritornare – o restare – a vivere nei luoghi dove tutto è cominciato.

Avv. Antonello Talerico Consigliere Regionale Forza Italia