Strage Capaci, Rosanna Scopelliti (Ncd): “Quest’anno voglio ricordare non solo le vittime ma i familiari”
Mag 23, 2014 - redazione
“Facciamogli capire che i loro capi non sono morti invano”
Strage Capaci, Rosanna Scopelliti (Ncd): “Quest’anno voglio ricordare non solo le vittime ma i familiari”
“Facciamogli capire che i loro capi non sono morti invano”
Roma – “Quest’anno, il 22° dalla strage di Capaci – ha
dichiarato l’On. Rosanna Scopelliti (NCD), componente della Commissione
Parlamentare Antimafia e della Commissione Difesa della Camera – sento il
bisogno di non cominciare dal ricordo di Giovanni Falcone, Francesca
Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo, ma di far
sentire prima di ogni cosa la mia vicinanza di figlia di vittima di mafia a
tutti i familiari di queste persone assassinate, a tutte quelle persone che
nessuno e niente potrà mai indennizzare per aver visto cambiare
tragicamente le loro vite per mano della viltà mafiosa”.
“Voglio che Tina Montinaro – continua la parlamentare – moglie del capo
scorta di Falcone, sappia che le sono vicina col cuore, e che ho condiviso
parola per parola la sua rabbia dignitosa quando ieri diceva ‘Basta con la
retorica del ricordo’ ed accusava ‘Anche quest’anno le istituzioni
regionali e la classe politica siciliana si sono contraddistinte per il
manifesto disinteresse verso la memoria di Antonio Montinaro, Vito Schifani
e Rocco Di Cillo’.
“E’ evidente che per tutti gli italiani mai potrà svanire il ricordo di
Giovanni Falcone – prosegue l’On. Scopelliti – che non è un antico eroe
ucciso dalla mafia, ma è soprattutto il padre della moderna lotta alle
mafie, che presuppone un pool di magistrati antimafia in ogni Procura,
coordinati da una Procura nazionale antimafia a Roma, e come colui che
intuì brillantemente che le indagini antimafia non si fanno solo per
strada, ma anche e soprattutto nelle banche, laddove ogni assegno ed ogni
bonifico possono ‘parlare’ non solo di importi, ma di date, luoghi e
persone coinvolte nei vorticosi giri di denaro legati ai traffici mafiosi.
Ma per onorarlo veramente non c’è bisogno più di parate e
mega-manifestazioni, ma di concreta attuazione delle sue idee e dei suoi
principi”.
“Io vorrei con tutto il cuore – ha concluso Rosanna Scopelliti – che da
quest’anno i familiari di tutte le vittime della strage infame di Capaci
possano percepire un cambiamento di mentalità dello Stato e delle persone
impegnate sul versante dell’antimafia, che possa dar loro la piccola ma non
inutile consolazione che i loro cari non sono morti invano”.