Roma, grande partecipazione al Senato per il Convegno su Sistema Giustizia e sue criticità
Dic 15, 2025 - redazione
Si è svolto a Roma, presso la Sala Caduti di Nassirya, del Senato della Repubblica, una importante tavola rotonda su Sistema Giustizia a sue criticità. Dinnanzi ad una sala gremita di esperti e di cittadini si è discusso su quali possano essere le reali e necessarie riforme per cercare di mettere in piedi un sistema al collasso e che non riesce a dare risposte in tempi brevi e, comunque, di qualità. Senza Giustizia non esiste la Libertà! Così diceva Luigi Einaudi, già Presidente della Repubblica. Oggi, nella confusione dei ruoli e delle leggi risulta evidente che viene, poi, a mancare la libertà e, quindi, inizia il declino della comunità. Ad interrogarsi su questioni di estrema rilevanza, su iniziativa del Sen. Claudio Borghi, dell’Accademia Calabria e del Rotary Club Roma Colosseo, dopo i saluti di rito da parte, appunto, del primo e del presidente dell’associazione indicata nella persona di Domenico Naccari, vi è stata l’introduzione dell’esperto Giacomo Francesco Saccomanno, che ha rimarcato l’importanza del problema che mina la credibilità della magistratura e che, comunque, presenta diverse condizioni di insufficienza che portano poi al degrado del sistema. Saccomanno ha insistito nella necessità di un dialogo sereno per trovare delle soluzioni sostenibili nell’interesse, principalmente, dei cittadini. A seguire, poi, le relazioni di Cristiano Cupelli, Professore Ordinario di Diritto Penale, che ha ribadito che senza una adeguata riforma i problemi non si possono, certamente, risolvere, di Rocco Maruotti, Segretario Generale di ANM, che ha rimarcato il tentativo di modificare la Costituzione con la separazione delle carriere, di Luciano Maria Delfino, Professore e componente Comitato Scientifico Filodiritto, che ha puntualizzato la necessità di non privilegiare nessuno e di equilibrare l’attuale sistema, di Tommaso Miele, Presidente aggiunto Corte dei Conti Roma e della Sezione giurisdizionale del Lazio, che, con un intervento appassionato, ha tenuto ad affermare che la giustizia deve essere più umana e non può fermarsi al solo formalismo, A seguire, poi, le conclusioni del Presidente Saccomanno che ha ringraziato tutti i presenti e relatori, ed ha insistito sulla indispensabile necessità di un dialogo sereno tra le parti per individuare la strada da percorrere, raccontando che in Calabria un noto imprenditore, dopo oltre 7 anni di processo civile, ha preferito pagare una ingente somma pur di vedere chiuso il giudizio che gli arrecava solamente un danno all’immagine ed al possibile futuro investimento. Una vera estorsione legalizzata! Brillante e precisa la moderazione affidata a Catia Acquesta, giornalista, scrittrice e Presidente dell’associazione Tutela Vittime di Violenza “Alleati con Te”. Un momento di sereno confronto che ha consentito di mettere tutte le parti dinnanzi ad un problema di vitale importanza e che non può, certamente, risolversi con un “muro contro muro”. Di rilievo per il cittadino ottenere un servizio efficiente che vuol dire far riacquistare la fiducia per la magistratura e ripristinare quegli spazi di libertà che oggi sembrano limitati da condotte violente e senza alcuna vera tutela per le comunità. Sulla necessità di un confronto sereno e competente vi è stata unanimità di consensi con lo spirito di vedere un sistema funzionante dinnanzi alla pendenza di oltre 3 milioni e mezzo di procedimenti che non possono, sicuramente, essere eliminati a colpi di inammissibilità formali, che non rendono giustizia, ma che creano sempre più sacche di pesante ingiustizia.



