Successo per il convegno tenutosi a Reggio Calabria sull’endometriosi
“Nuove proposte terapeutiche e chirurgiche sul dolore nella donna”
Successo per il convegno tenutosi a Reggio Calabria sull’endometriosi
Endometriosi è una malattia femminile molto diffusa, ma spesso sottovalutata. Dunque è giusto conoscerla meglio e, Villa Aurora se ne è fatta carico su input dell’AIE (Associazione Italiana Endometriosi), una Onlus che ha concentrato per l’occasione le migliori professionalità del settore chiamate a confrontarsi sulle ” nuove proposte terapeutiche mediche e chirurgiche sul dolore nella donna”.
I lavori sono cominciati con un’esposizione generale e descrittiva della patologia della Dott.ssa Polimeni che ne ha sviscerato sintomi e peculiarità.
Pochi sanno, a meno che non ne soffrano, che l’endometriosi (da endo, dentro e uretra, utero) è una malattia cronica e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, cioè l’endometrio, che provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, dunque aderenze ed anche infertilità.
“L’endometriosi è dunque una malattia che spesso porta con sé conseguenze pesanti non soltanto sul versante fisico, ma anche su quello emotivo e psicologico”.
Si stima infatti che circa il 10% delle donne in Europa sia affetto da endometriosi mentre alla stessa malattia è attribuibile dal 30% al 40% dei casi di infertilità femminile: visto che in Italia le donne con diagnosi conclamata di endometriosi sono almeno 3 milioni.
“I tempi medi di diagnosi dalla prima comparsa dei sintomi, che avviene tipicamente in età giovanile, è mediamente superiore ai 10 anni, e nonostante gli studi in campo le cause scatenanti della malattia sono tuttora sconosciute” ha detto ancora il dott. Idotta
C’è da aggiungere che i dolori dell’endometriosi sono spesso così forti da impedire ad una donna di svolgere le normali attività di studio, lavoro e relazioni sociali, e ciò in molti casi modifica la qualità di vita delle donne che ne soffrono.
Purtroppo, secondo quanto ha rilevato il dott. Idotta “non esiste una vera cura, che sia universale per tutti, la medicina si sta orientando verso l’uso di meno chirurgia per privilegiare l’impiego farmacologico di integratori; “ma non si può usare un protocollo generale, e dunque, ogni cura deve essere fortemente personalizzata, quando non si procede con un intervento chirurgico con il metodo della laparoscopia”.
Il convegno ha messo l’accento soprattutto sull’importanza della diagnosi precoce in particolare per le giovani donne, mentre la dott.ssa Puntorieri ha rimarcato la necessità della diagnostica di laboratorio quale protocollo importantissimo per il rilevamento dei markers biochimici Ca125 ed HE4, per ottenere la diagnosi differenziata tra carcinoma ed endometriosi, poiché, l’endometriosi e la sua sintomatologia richiedono un equipe multidisciplinare di specialisti, capaci di individuare il distinguo tra l’aspetto biologico e quello psicologico – sociale della patologia.
Tutto questo mondo di sofferenza femminile è però per lo più sconosciuto ai più ed è per questo che l’AIE si prefigge di favorire occasioni di incontro e sostegno reciproco tra donne affette da endometriosi al fine di raccogliere e diffondere informazioni per approfondirne la conoscenza.
Massima aspirazione dell’AIE è però un maggiore riconoscimento della diffusione, della gravità e della rilevanza sociale della malattia al fine di informare la comunità e la classe medica di base non specialistica, così da sortire, su queste nuove basi, mezzi e strumenti idonei per promuovere e migliorare la ricerca che in Calabria ha già conseguito importanti risultati anche grazie allo sportello di ascolto istituito presso la Casa di Cura Villa Aurora, gestito dalla dott.ssa Margherita Iellamo.
In quest’ambito e con queste stesse finalità è da segnalarsi l’attività della terza Commissione del Consiglio Regionale della Calabria, ”Sanita’, attivita’ sociali, culturali e formative”, che, presieduta dal Consigliere Salvatore Pacenza, ha approvato la proposta di legge 498/9 presentata dai Consiglieri Nucera e Minasi, dando modo alla stessa di arrivare per la discussione in Commissione bilancio al 27 maggio. Tale dispositivo presentato dai Consiglieri Nucera e Minasi, recependo l’importanza di disciplinare il sostegno e la tutela alle donne affette da endometriosi, è stato formulato per riconoscere, anche in Calabria, l’endometriosi quale malattia rilevante e di impatto sociale.
All’incontro hanno partecipato: il Dott. Luppino – Risk Manager Casa di Cura Villa Aurora Moderatore; la Dott.ssa Polimeni – Ginecologa Casa di Cura Villa Aurora; la Dott. Idotta – Resp. Centro Endometriosi; la Sig.ra Margherita Iellamo – Consigliera Nazionale AIE; il Dott. Scopelliti – Ginecologo Ecografista;
la Dott.ssa Angela Puntorieri – Coordinatore Biologo pat. Clinica Casa di Cura Villa Aurora; la Dott.ssa Eva Gerace – Psicologa; la Dott.ssa Nagero – Presidente Regionale CRI e Commissario Locale di RC.
L’incontro si è concluso con una dimostrazione da parte del corpo infermiere volontarie della CRI, per quanto riguarda le manovre MDPED.