Psi Cinquefrondi, “La Casa della Comunità e non solo”

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Poco più di un mese fa, siamo intervenuti, come Circolo Socialista, con una nota che manifestava la giusta preoccupazione per i ritardi nella realizzazione della Casa di Comunità a Cinquefrondi. Una preoccupazione legittima visto che entro marzo del 2026 la Casa di Comunità dovrà essere operativa.

Infatti le Case di  Comunità rientrano in un progetto che è datato 2021 ed è finanziato con i fondi del PNRR( Piano Nazionale Ripresa e Resilienza).Se alla scadenza prevista dal Piano, cioè fra meno di un anno, non sono stati ultimati i lavori, che per Cinquefrondi prevedono una spesa superiore ai 2 milioni di euro, questi fondi dovranno essere restituiti alla Comunità Europea.

Invece di raccogliere in positivo il nostro invito alla vigilanza ed alla mobilitazione, la Amministrazione Comunale ha ritenuto di darne un’interpretazione polemica e nel corso del Consiglio Comunale, con i toni del solito vittimismo, invece di sollecitare l’Asp che è in forte ritardo, ha pensato bene di attaccare la nostra nota.

E’ bene ricordare che la nostra preoccupazione nasce dal fatto che sono passati 4 anni dal documento preliminare dell’Asp ed, a tutt’oggi, non è stato piantato neanche un chiodo, in un panorama dove nulla è stato fatto per risollevare le sorti della sanità calabrese, ormai in coma irreversibile.

La Casa di Comunità non è certamente il toccasana, ma potrebbe, in qualche modo essere un punto di riferimento della medicina territoriale in un offerta di servizi sanitari che si va desertificando.

Su questo chiedevamo maggiore attenzione invece si continua con le passerelle e con polemiche inutili.

Senza paura del ridicolo, si scaricano responsabilità su chi ha amministrato Cinquefrondi 30 anni fa e ci si dimentica il lento declino del paese nell’ultimo decennio con un centro storico vuoto e desolato e con il resto dell’abitato senza progettazione né identità.  

C’era un sogno, ”Cinquefrondi città dei servizi” mentre oggi potremmo dire “ Cinquefrondi è senza servizi” perché li abbiamo persi tutti, dal tribunale, all’assistenza domiciliare , al Centro di salute mentale che funziona, quando va bene,  due ore la settimana.

Intanto il piano di rientro, per evitare il dissesto finanziario, ha portato il costo dei tributi comunali a lievitare anno per anno fino a livelli insopportabili e molti cittadini, gravati anche da tasse e balzelli  governativi, non riescono realmente a farvi fronte .

Scusate se continueremo a preoccuparci per la nostra città che, a nostro modesto parere, merita certamente un futuro migliore.

             PSI Circolo di Cinquefrondi  

Il portavoce  Aldo Polisena