Polistena, la poetica di Girolamo Gangemi

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Girolamo ( Nuccio) Gangemi per tanti conosciuto ed apprezzato come medico del centro analisi dell’Ospedale di Polistena, si scopre un poeta a tutti gli effetti e dopo essere  stato finalista a Latina e premiato con un premio speciale, ha affascinato decine di persona nell’Aula dell’Università Pegaso di Polistena con la sua raccolta di poesie “Diario dalla terra di mezzo” ( Dialoghi).

Accolto dai saluti del Dottor Francesco Laruffa del Dental Clinic studio odontoiatrico e dal Professore Giovanni Laruffa, Presidente della Libera Università Pegaso, Gangemi era in buona compagnia con la Dottoressa Roberta Cullari, che con grande maestria, ha letto ed interpretato le poesia di Gangemi.

E’ stato lo stesso autore a spiegare ai presente che cos’è la terra di mezzo la quale è sospesa tra cielo e terra ,gretto sublime ,fede e ragione, tra quello che siamo e quello che vorremmo essere.

Nuccio va alla riscoperta del rapporto coinvolgente ed emotivo con chi legge tramite il recupero del significato etico ed estetico della parola, che ritrova quel senso corale del vivere che oggi sembra smarrito.

Una poetica che punta a valorizzare e scoprire dei capolavori di autori famosi come Leonardo da Vinci e il suo meno conosciuto, Ritratto di giovane donna. Quindi una poetica che valorizza la mitologia, l’arte classica e le opere del passato in un viaggio che ci porta a soffermarci su aspetti che sfuggono alla nostra attenzione.

Leggere Nuccio Gangemi significa “essere immersi in immagini potenti ed evocative che mettono a nudo con lucidità, a tratti tiepida e a tratti spietata, la corrosiva dicotomia tra ideale e reale, l’inesausto contrappunto tra le nostre colpe e le nostre delusioni, la  percepita fugacità      del piacere e della bellezza , la crisi delle ideologie, delle fedi e della speranza”.

Gangemi, il quale  sostiene che noi  siamo diventati pellegrini del terzo millennio, è autore di una lirica che si presenta come una pagina di diario in versi liberi, con strofe di lunghezza variabile, che asseconda il flusso del pensiero, fatto di osservazioni, ricordi e riflessioni.

Le tante persone che riempivano l’aula Magna dell’Università Polistenese, sono rimasti affascinati dai versi di “Diario dalla terra di mezzo” interpretati e recitati dalla bravissima Roberta Cullari Presidente della Pro Loco di Polistena.-