Polistena, dei “lordazzi”, buttano la spazzatura all’interno dell’ospedale. Siamo alla vergogna!

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Questa mattina, nelle fioriere dell’ospedale di Polistena, dove sono state recentemente collocate le stelle di Natale,abbiamo affisso cartelli per richiamare, con fermezza, al rispetto e alla tutela di questo luogo di cura. È ormai evidente che sia necessario ribadirlo: l’ospedale non è una discarica e non è uno spazio senza regole.
Cicche di sigarette gettate nel terriccio, muri imbrattati da scritte volgari e comportamenti offensivi verso operatori sanitari,rappresentano un livello di degrado inaccettabile, che non solo deturpa la struttura, ma umilia il lavoro e la dignità di chi con grande passione e abnegazione lavora per dare risposte a noi cittadini non solo della Piana di Gioia Tauro.
Nel corso dell’affissione degli avvisi abbiamo riscontrato ancora una volta ,la presenza all’interno dell’area ospedaliera, di BUSTE DI RIFIUTI abbandonate, provenienti dall’esterno. Cittadini che, con totale irresponsabilità, utilizzano l’ospedale come punto di scarico della propria spazzatura. Un fatto grave, che impone una riflessione seria sul livello di rispetto verso i beni COMUNI.
Si parla spesso di civiltà e di diritti fondamentali, ed è giusto farlo. Ma i diritti non possono essere separati dai doveri. Chi pretende rispetto dalle Istituzioni deve, per primo, dimostrare rispetto verso ciò che appartiene a tutti.
Per questo rivolgiamo un appello chiaro e diretto alla Direzione Sanitaria: è indispensabile garantire un controllo reale degli accessi all’ospedale, quantomeno con una sbarra d’ingresso e una telecamera funzionante.
Un ospedale non può essere lasciato senza un controllo e un ordine esterno di tutta l’ area.
La pulizia è responsabilità di ciascun cittadino.
L’ordine, la sicurezza e il controllo spettano alla Direzione.
manderemo una PEC alla direzione generale per chiedere l’istallazione di una telecamera che possa riprendere tutto il circuito esterno dell’ospedale . Qualora non fosse possibile, noi cittadini contribuiremo all’installazione con una raccolta fondi.

Questi incivili vanno assicurati alla giustizia.