Pd: “Difesa del corridoio Berlino-Palermo, sospensione degli espropri e tavolo nazionale”

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E’ quanto emerso durante la riunione cui hanno partecipato il coordinatore provinciale Pd Girolamo Demaria, il consigliere regionale Demetrio Battaglia, l’On. Marco Minniti, ed i capi gruppo consiliari al comune di Villa San Giovanni e Reggio Calabria Cosimo Antonio Calabrò e Giuseppe Falcomatà

Pd: “Difesa del corridoio Berlino-Palermo, sospensione degli espropri e tavolo nazionale”

E’ quanto emerso durante la riunione cui hanno partecipato il coordinatore provinciale Pd Girolamo Demaria, il consigliere regionale Demetrio Battaglia, l’On. Marco Minniti, ed i capi gruppo consiliari al comune di Villa San Giovanni e Reggio Calabria Cosimo Antonio Calabrò e Giuseppe Falcomatà

 

Il Partito Democratico reggino ha fatto il punto della situazione sulla ‘’deviazione’’ del corridoio 1 Berlino-Palermo e sulla sua stretta correlazione con l’inizio degli espropri per la costruzione del Ponte.

All’evento erano presenti il coordinatore provinciale Girolamo Demaria, il consigliere regionale Demetrio Battaglia, l’On. Marco Minniti, ed i capi gruppo consiliari al comune di Villa San Giovanni e Reggio Calabria Cosimo Antonio Calabrò e Giuseppe Falcomatà.
Nel suo intervento Girolamo Demaria ha avanzato la seguente domanda al governo nazionale, ritenuto poco credibile in Europa ed assente sui problemi della Calabria: Se il Ponte è opera fondamentale per il completamento del ‘’corridoio1’’ e con questa motivazione la sua costruzione è stata portata avanti dai governi di centrodestra, perché si continua a disporre opere propedeutiche assai gravose per il territorio e per la comunità (come le procedure di esproprio avviate in questi giorni) ora che il tracciato della rete trans-nazionale è stato modificato? E perché questa modifica è stata consentita dai rappresentanti  italiani del governo a Bruxelles, dato che taglierà fuori la Calabria, la Basilicata e la Sicilia?
Sul silenzio delle istituzioni nazionali e regionali si sono concentrati Demetrio Battaglia Marco Minniti: ‘Ho presentato già quest’estate all’assemblea – ha affermato il consigliere regionale  – una mozione che non è ancora stata discussa per conoscere i motivi che hanno portato la giunta Scopelliti ad essere l’unica a non protestare contro quella che è una disgrazia per il nostro territorio: lo spostamento del ‘’corridoio 1’’ e per chiedere alla regione di far valere i propri diritti sia a Roma che a Bruxelles, abbandonando questa linea scellerata del silenzio che accetta le decisioni del governo in modo acritico, al contrario di quanto è successo in altri luoghi come in Sicilia e nel Lazio’’.
Su più larga scala l’intervento di Minniti: ‘’A Berlusconi, Tremonti e Fitto ho recentemente inoltrato una mia interrogazione parlamentare per sapere innanzitutto per quale motivo non ci si è opposti in maniera adeguata alla riforma del tracciato Berlino-Palermo, e poi, se il governo ha deciso di non opporsi al cambiamento della destinazione, perché si continua a finanziare e a far proseguire le attività della Stretto di Messina S.p.a.’’.
‘’Il rischio – ha proseguito Minniti – se si otterrà il ripristino del ‘’corridoio 1’’ così come progettato nel 1994,  è la definitiva sentenza di morte per l’economia del Sud: niente più autostrada, né Porto di Gioia Tauro, niente rifacimento della SS106. Il blocco di tutti i progetti.

Perché allora insistere con l’esproprio dei beni che danneggia centinaia di cittadini di Villa San Giovanni e Messina e con le opere di sbancamento e movimento terra? Qui rischiamo un’altra incompiuta, un’altra Liquichimica di cui pagheremo il prezzo per quarant’anni.
Noi chiediamo una moratoria ossia, in parole semplici, di fermarci un attimo e annullare gli espropri e le opere preventive. Valutiamo assieme i rischi attorno a un tavolo nazionale assieme ai ‘’player’’ infrastrutturali come le Ferrovie dello Stato, l’Enac, l’Enav e l’Anas, prima di consegnare ferite indelebili al territorio e alla cittadinanza’’.

redazione@approdonews.it